Silvio Berlusconi ufficialmente scaricato da Giovanni Toti: "Nuovo partito. Forza Italia tocca l'abisso"
Dopo settimane di battaglia aspra, culminata nell'aver disertato l'assemblea nazionale di Forza Italia e in uno scambio di battute al vetriolo con Silvio Berlusconi, Giovanni Toti sembra rompere gli indugi. E lo fa con un quotidiano tradizionalmente nemico del Cavaliere, Il Fatto Quotidiano: il governatore della Liguria si dice "pronto" per un partito nuovo. Una formazione moderata, la definisce "il partito del ma anche". Addio a Forza Italia, dunque, per un partito inclusivo e centrista, "una forza moderata, equilibrata, né di là né di qua". Unica via possibile, a suo parere, dopo il crollo di Forza Italia, che secondo Toti è paragonabile a "toccare l'abisso". Lui, di finire così a fondo, non ne ha alcuna voglia (per le elezioni Europee, il governatore prevede un 7% per gli azzurri). "Ragiono su quel che vedo - spiega al Fatto Quotidiano -: i miei amici di Forza Italia si stanno spartendo l'ultima fettina di torta. Si era al 25, poi al 20, al 15, al 10, prevedo come prossima tappa il 7 per cento. Analizzo la realtà, guardo, ascolto la gente. E mi dico: io non mi farò annientare. Se vogliono toccare l'abisso prego. Si accomodino". Toti si definisce "un uomo al centro del centro", "né razzista né arrendevole con gli immigrati", "vicino sia agli imprenditori sia agli operai". Insomma, tutto pronto per l'addio a Forza Italia e la nascita di una nuova forza politica. Leggi anche: Mara Carfagna, il durissimo attacco a Giovanni Toti Toti spiega che starà al fianco "della famiglia tradizionale ma anche con quelle omosessuali. Esempio perfetto. Le due marinaie che si sono unite civilmente con tanto di baionette sguainate sono un'immagine fortissima, esemplare. Quell'immagine ha tolto di mezzo gli insulti e rutti fioriti intorno al congresso della famiglia di Verona". Il nome del partito? Ancora non c'è, "per adesso abbiamo l'associazione Change". In futuro farà la stampella per Matteo Salvini: "Sono molto più ambizioso", taglia corte. E infine ribadisce: "Non ho voglia di finire negli abissi. Ho un avvenire, io", conclude.