Castrazione chimica, la Lega ritira l'emendamento. Sì dell'aula al revenge porn
La Lega ha ritirato l'emendamento sulla castrazione chimica per chi compie violenze sessuali. Lo ha annunciato il ministro dell Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno. Si tratta di una parziale retromarcia, di fronte all'opposizione del Movimento 5 Stelle alla misura: "Oggi la priorità è approvare" la legge contro la violenza sulle donne, ha spiegato la Bongiorno, parlando di "scelta d'amore per le donne". Ma la Lega non mollerà: la castrazione, sottolinea il ministro, "farà parte di un nuovo Ddl che presenteremo". Lo scontro tra Lega e M5s, insomma, è solamente rinviato. Poco dopo, il sì alla legge sul cosiddetto "revenge porn", a sei giorni di distanza dallo scontro in aula con l'occupazione dei banchi da parte delle deputate di Forza Italia e Pd. Ora, però, l'intesa è stata trovata: sì unanime dell'aula, con 461 voti favorevoli e nessun contrario. Il risultato è stato accolto da un applauso, con i deputati Forza Italia e Pd tutti in piedi a battere le mani. Il primo annuncio è arrivato dal M5s: "Portiamo in aula un emendamento della Commissione presentato dalla relatrice Stefania Ascari e condiviso da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione. Felici per aver trovato questa intesa", ha detto la presidente della Commissione Giustizia, Francesca Businarolo dei 5Stelle. Leggi anche: "Ogni giorno, uno del M5s si alza e...": Salvini asfalta i "fenomeni" grillini Pochi minuti prima dell'annuncio della Bongiorno sullo stop alla castrazione chimica, lo stesso Matteo Salvini, segretario leghista e vicepremier, aveva ribadito il concetto: "Se uno è malato va curato. Oltre che incarcerato, se uno mette le mani addosso a una donna o a un bambino, ha degli evidenti problemi e va curato in modo che non possa farlo più. Va curato con il suo consenso, perché non siamo nel passato, ma non vedo dove stia il problema", aggiungendo di aspettarsi "che il 99% del Parlamento voti a favore. È una sperimentazione che esiste già in tantissimi Paesi sviluppati, rispettosi, tolleranti e liberali. Io sono comprensivo con tutti, ma lo sono molto di meno con chi mette le mani addosso a una donna o a un bambino".