La strage di islamici e lo schifo contro Matteo Salvini. Facci: perché il Pd e la sinistra sono senza pudore
«Può il battito d' ali di una farfalla scatenare un uragano a migliaia di chilometri di distanza?» si chiese nel 1962 un meteorologo del Mit, Massachusetts Institute of Technology di Boston. Risposta: ma certo che può, anzi, ieri in Italia alcuni scienziati del Partito Democratico hanno elaborato un' evoluzione della cosiddetta «teoria del caos» e hanno stabilito che Matteo Salvini (2019) con le sue posizioni sovraniste e legaliste può scatenare una strage in Nuova Zelanda (distanza 18.527 chilometri) a opera di quattro fanatici anti-islamici i quali, assai probabilmente, Salvini non sanno nemmeno chi sia, e con uno dei quattro stragisti, peraltro, che ha già detto d' essersi ispirato alla strage compiuta ad Utoya (Norvegia) da Anders Breivik nel 2011, quando Salvini faceva ancora il pendolare tra il consiglio comunale di Milano e Strasburgo. Zingaretti - Ma la scienza non si può fermare, anche perché c' è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d' antico: il nuovo Pd. E con esso il suo nuovo segretario, Nicola Zingaretti, il quale ha svelato l' arcano: «Ecco dove l' odio e il razzismo rischiano di condurre l' umanità. Nella storia è già avvenuto, non ci arrenderemo mai alla violenza». Parole generiche che tutti, chissà perché, hanno ricondotto a Matteo Salvini. Questo mentre un' altra nota scienziata piddina, Alessandra Moretti, ad Agorà su Raitre, rinforzava la stessa posizione: «La strage è figlia del razzismo, noi politici abbiamo una responsabilità enorme e dobbiamo avere una grande attenzione se con il nostro linguaggio alimentiamo l' odio e la distinzione tra le razze». E anche qui, tu guarda la malizia: tutti l' hanno tradotto come un attacco a Salvini. Ieri le uscite piddine di questo tenore non si contavano, sembrava ci fossero solo loro. Il vice presidente della Camera Ettore Rosato, Pd: «È frutto di una pazzia che purtroppo abbiamo conosciuto anche qui c' è sempre qualcuno, ovunque, che trasforma l' odio delle parole in mani insanguinate». Qui il riferimento dovrebbe essere a Luca Traini, il maceratese che il 3 febbraio 2018 ferì a colpi di pistola sei immigrati africani in una sorta di reazione alla morte raccapricciante di Pamela Mastropietro: uno degli stragisti neozelandesi, infatti, sul suo mitragliatore aveva scritto il nome di vari personaggi (tra i quali un doge veneziano del 1500) compreso appunto Traini, che intanto, dalla galera, tentava di dissociarsi dal macabro accostamento. Il punto è che anche Salvini, a suo tempo, fu associato a Traini e relative pallottole. Ma la sfilata «accuso Salvini senza nominarlo» è proseguita per tutto il giorno. «Il razzismo e l' odio devono essere contrastati Solo una cultura della pace, della tolleranza, del rispetto delle diversità, può sconfiggere tanta disumana violenza», ha detto il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio. Per approfondire leggi anche: Nuova Zelanda, il commento di Matteo Salvini «Sono i particolari che ci devono far riflettere sul pericolo che purtroppo siamo costretti a vivere» faceva eco il senatore piddino Ernesto Magorno. «Azioni come queste rendono ancora più in salita un cammino che anche qui in Italia si tenta di interrompere con becere speculazioni politiche», ha detto il capogruppo piddino in Emilia-Romagna Stefano Caliandro, che a proposito di «becere speculazioni politiche» non è chiaro se stesse facendo autocritica. Insomma, ieri parlava solo il Pd o quasi, al punto che la piddina Alessia Morani ha sentito il bisogno di sottolinearlo: «Il silenzio del governo sulla strage è assordante», ha scritto su twitter. Se si riferiva a Salvini, il leghista aveva appena scritto «condanna e disprezzo assoluto per gli infami assassini, preghiere per le vittime innocenti, compassione per quelli che "è sempre colpa di Salvini"». Chiuso il cerchio. Anzi no, mancava - si fa molto per dire - Laura Boldrini, che non è piddina ma vorrebbe tanto diventarlo: «Il diffondersi di odio e razzismo è una minaccia reale per la società le parole di violenza eccitano verso la violenza». Gli islamisti - Mentre le parole del Pd e compagnia, se le conoscessero, ecciterebbero nientemeno che il presidente-dittatore turco Recep Erdogan e i portavoce di Hamas, tutti in curiosa consonanza, ieri, con lo stato maggiore del partito di Zingaretti. «Le motivazioni che hanno portato all' attacco si stanno diffondendo come un cancro in Occidente Gli attacchi mostrano a quale punto siano arrivate l' Islamofobia e l' ostilità verso i musulmani», ha postato il portavoce di Erdogan Ibrahim Kalin, che poi ha parlato di «retorica islamofobica» come se gli specialisti mondiali di stragi e terrorismo, da qualche decennio, fossero cristiani neozelandesi. E Hamas? Una fotocopia: in un comunicato ha detto che strage è «il risultato dell' incitamento contro l' Islam e i musulmani». Citazione gratuita infine per Luca Bottura, professione umorista ed eterno ex «redattore di Cuore dal '92 al '95»: sui social ha replicato l' ormai celebre titolo di Libero «Bastardi islamici» variandolo in «Bastardi cristiani», battutone molto calzante ed equilibrato: nell'ultimo mezzo secolo, in effetti, si ricordano solo le stragi di Utoya e di Christchurch, e nessuna, invece, a opera di islamici. Circa la battuta, l' associazione psichiatri italiani non ha voluto rilasciare dichiarazioni. di Filippo Facci