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Nicola Zingaretti, dal Nazareno a Salvini. Pd di male in peggio, in che via si trasferisce: disastro epocale

Giulio Bucchi
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Il Pd dalla padella alla brace. L'annuncio di Nicola Zingaretti che ha intenzione di "sbaraccare" la sede del Nazareno e dare una nuova casa romana ai dem nasconde nuovi, succulenti dettagli. Alla base della scelta la volontà di tagliare con il passato recente, quello di Matteo Renzi e del famigerato patto, il "Nazareno" appunto, siglato per qualche mese con il "Grande Satana" Silvio Berlusconi. Una ferita mai rimarginata nel rancoroso popolo ex comunista, che ora sogna nuove magnifiche sorti e progressiste.  Leggi anche: Addio Boschi. La mappa delle "zingarelle", le nuove donne che comandano nel Pd Ma la beffa, come spesso accade a sinistra, è dietro l'angolo. Anzi, dietro la via. Come anticipa Repubblica, la prossima sede scelta dal neo-segretario Zinga potrebbe essere il palazzo di vetro della Città del Sole, a due passi dalla stazione Tiburtina. Indirizzo? Via della Lega Lombarda 77, che suona un po' come da passare al Cav a Matteo Salvini. Non un ottimo viatico. D'altronde, le case dell'ex Pci non sono mai state troppo fortunate: in principio erano le Botteghe Oscure, dove le Br volevano far trovare il corpo di Aldo Moro e che nel tempo è diventato simbolo di tutti gli intrallazzi comunisti della Prima Repubblica. Poi il "Botteghino" di piazza del Gesù, simbolo del doloroso ridimensionamento post-Muro. Tragica la breve esperienza del "Loft" di Walter Veltroni in piazza Sant'Anastasia, prima sede ufficiale del Pd seguita, nel 2010, dal Nazareno. Contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Prossima fermata: Salvini?

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