Primarie del Pd, ora il Movimento 5 stelle trema: "Li abbiamo rianimati noi per colpa della Lega"
Il Movimento 5 stelle vive con agitazione il nuovo corso del Pd. C'è curiosità per il nuovo segretario Nicola Zingaretti che si è sempre detto disponibile a dialogare con i grillini. Ma dall'altro lato fa paura. Del resto i sondaggi danno i pentastellati in sofferenza mentre ora i dem potrebbero cominciare ad aumentare il consenso data la forte partecipazione al voto. "A Salvini gli verranno le paranoie, sospetterà che vogliamo tradirlo", ragiona, secondo quanto riporta La Stampa un sottosegretario M5S. E c'è il terrore di aver "rianimato il Pd, per colpa di tutta la propaganda leghista di questi mesi". Leggi anche: Prima mossa di Zingaretti: come decapita Renzi. Chi candida alla presidenza e chi farà fuori subito Il "forno" con i dem, insomma potrebbe riaccendersi, se non fosse per Matteo Renzi. "Non riesco proprio a immaginarmi il nostro gruppo che lavora a braccetto con il senatore Renzi in una commissione di palazzo Madama", afferma Sergio Battelli, tesoriere del Movimento. "Il governo con la Lega durerà cinque anni. E ogni scenario diverso è pura fantascienza". Certo, "con Zingaretti umanamente siamo un passo avanti rispetto a Renzi, ma da qui a dire che sia possibile costruire qualcosa con lui, ce ne passa". Eppure l'anima di sinistra del Movimento, che si riconosce nella corrente "ortodossa" di Roberto Fico guarda con un misto di speranza e diffidenza alla leadership di Zingaretti. "Spero che il nuovo corso sia davvero nuovo, perché è importante che ci sia una sana opposizione in Parlamento", dice Andrea Colletti. "Ma voglio vedere concretamente se faranno un'opposizione ragionata o se, come è stato fino ad oggi, la loro continuerà ad essere una battaglia strumentale". Ma nelle chat interne al M5s a spaventare è che il milione e mezzo di presenze ai gazebo del Pd. Un segnale forte, che non va sottovalutato. Suona come un campanello d'allarme, per quanti nel Movimento speravano in un flop.