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Ligresti, Cancellieri: "Non mi dimetto, contro di me solo fango"

Ignazio Stagno
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"Non mi faccio intimidire dal metodo Boffo".  Annamaria Cancellieri in un'intervista al Messaggero ribadisce la sua posizione: "Non mi dimetto". Dopo le polemiche per il caso Fonsai-Ligresti aggiunge: "Se me lo chiedessero, farei un passo indietro. Ma dovranno anche spiegare al Paese il perché. Non consento che si passi sopra il mio onore". Il Guardasigilli parla di "metodo Boffo" perché "un quotidiano" le "attribuisce proprietà mai avute e stipendi mai percepiti" con lo scopo di "alimentare il sospetto di presunti favori che con esistono. O per gettare fango". Ma lei non molla: "Combatto, querelo e vado avanti. Non mi faccio intimidire. Personalmente sono una roccia. Il metodo Boffo lo abbiamo ben conosciuto in altri tempi. Bisogna reagire". "Falsità su di me" -  "Non ho mai brigato per avere posti nella mia vita - spiega -. Tutto quello che mi hanno chiesto di fare l'ho fatto con spirito di servizio. Se il mio servizio non va bene, non sono certo attaccata alla poltrona". Sulla telefonata per Giulia Ligresti sottolinea: "Non posso rinunciare ad essere un essere umano". Intato il ministro, mettendo da parte per un attimo le polemiche per lo scandalo Ligresti oggi si presenterà davanti alla Corte Europea per mostrare "la strategia" messa a punto "a 360 gradi" sulle carceri: partirà "dal decreto legge che ha ridotto i flussi di ingresso in carcere. Abbiamo poi allo studio un altro provvedimento, non sappiamo ancora se un decreto o un ddl, che presto sarà portato in Consiglio dei ministri" che prevede "interventi sulla custodia cautelare in carcere, sui tossicodipendenti e sugli extracomunitari".  

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