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Mezzo Pdl sta con la Cancellerie spera che Letta e Napolitanosalvino Berlusconi

Anna Maria Cancellieri

Ignazio Stagno
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Martedì riferirà in Parlamento. Intanto però sul ministro Cancellieri travolto dallo scandalo Ligresti c'è aria di confusione. Soprattutto tra i partiti di maggioranza. Il Pd è particamente spaccato in due. L'ala lettiana e quella dei farisei del Nazareno vogliono salvare il ministro. Luigi Zanda, capogruppo del Pd, durante uno scherzo telefonico de La Zanzara, credendo di parlare col ministro ha affermato chiaramente: "Farò tutto quello che mi è possibile per aiutarti. Credo nella tua buona fede". Ma dall'altro lato del Pd, quello renziano ma anche civatiano arrivano bordate pesanti. "Il ministro Cancellieri si deve dimettere", attacca Pippo Civati il candidato alla segreteria dei Democratici ai microfoni di Skytg24. "Secondo me sì - spiega - avrebbe dovuto interpretare la vicenda con molta più cautela, non va bene rivendicare con orgoglio una vicenda imbarazzante, a meno che il ministro non intervenga in tutti i casi di segnalazione. Il governo ci chiederà di salvarlo ma sono molto scettico e critico. Forse se il ministro avesse usato parole diverse avremmo maturato un giudizio differente".  Pdl spaccato - In mezzo c'è la mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle. Il Pdl sulla Cancellieri è spaccato, ma la maggioranza del partito vuole che la Cancellieri resti al suo posto. Raffaele Fitto, ospite di Lucia Annunziata a In Mezz'ora è stato chiaro: "Noi non vogliamo le dimissioni. Il ministro spiegherà le sue ragioni e valuteremo. Ma il nostro obiettivo non è quello di aprire una crisi per una cosa del genere". Anche Renato Brunetta è dalla parte del ministro: "I problemi sono altri, non Annamaria Cancellieri e la sua telefonata per favorire la scarcerazione di Giulia Ligresti: "Il ministro non si deve dimettere, ma diciamo no a due pesi e due misure. Berlusconi per una telefonata in Questura si è preso 7 anni di carcere...". Insomma il Pdl è col freno a  mano tirato. Nessuno tra gli azzurri vuole rompere la squadra di governo per interessi di partito come un rimpasto. Sul tavolo ci sono cose ben più importanti. In sostanza, questo sembra l'orientamento del Pdl, da parte degli azzurri non ci sarà guerriglia per la Cancellieri, anzi ci sarà un impegno per lasciarla al suo posto. La contropartita - Ma in cambio Letta e Napolitano devono comunque dare una contropartita. Il Colle e palazzo Chigi sono i primi difensori del ministro. Ma il Pdl è alla finestra. Nel caso il cui il guardasigilli passasse indenne questa bufera allora Letta dovrebbe fare qualcosa per salvare il Cav. Berlusconi è stato chiaro qualche giorno fa: "Il governo può intervenire sulla Monti-Severino. Può fare qualcosa per evitare che venga fatto fuori il leader di uno dei più grandi partiti del Paese". Letta insomma può salvare pure la Cancellieri, ma in cambio deve concedere almeno un tentativo per evitare che il Cav venga estromesso dalla politica. Oppure, e questa è un'altra lettura che dà un'altra parte del pdl, il premier deve fare un passo indietro sulle tasse e sulla legge di stabilità. Altrimenti Letta rischia la poltrona. E con lui pure la Cancellieri. 

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