Luigi Di Maio, il retroscena dal cuore M5s: "Alessandro Di Battista e Beppe Grillo pronti a sfiduciarlo"
Sulla Tav non si discute. Per Beppe Grillo e Alessandro Di Battista deve essere un no. Lo stesso Dibba guardandolo in faccia ha detto a Luigi Di Maio: "Se vi permettete di dire Sì, io esco un minuto dopo e mi dissocio". Il vicepremier grillino sta vivendo giorni tormentati, rivela la Stampa in un retroscena. Sa che sull'Alta velocità si gioca la credibilità del Movimento 5 stelle. Leggi anche: "Il premier Conte sa tutto". La ministra leghista Stefani inchioda i 5 Stelle: e ora? Ma Di Maio ha anche sottolineato: "Dire di no ci fa perdere i voti del Nord. Di questo dobbiamo esserne tutti consapevoli, prima di dare l'ultima parola". A quel punto Grillo lo ha zittito: l'ultima parola è la prima, "fa nulla il consenso, su questo non possiamo cedere". E se Di Maio dovesse dare l'ok all'opera Grillo sarebbe già pronto ad affossarlo pubblicamente con una dichiarazione di sfiducia nei suoi confronti. Del resto sanno tutti che Di Maio non ha mai partecipato a una manifestazione No Tav, come invece ha fatto Roberto Fico e soprattutto Di Maio ha sempre voluto affrontare la questione con senso pratico. In ogni caso per lui sarà una sconfitta: il No lo farebbe crollare al Nord. Il Sì spaccherebbe del tutto il Movimento 5 stelle. Intanto Matteo Salvini vuole dare una accelerata avvantaggiandosi del disagio dei grillini.