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Vittorio Feltri, la rabbia e il sospetto sui giudici: "Ecco perché Roberto Formigoni è finito in galera"

Maria Pezzi
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Per Roberto Formigoni si spalancano le porte del carcere. L'ex governatore della Lombardia è arrivato in penitenziario a Bollate, dopo la conferma in Cassazione della condanna per corruzione a 5 anni e 10 mesi (dai 7 e mezzo iniziali). Lo ha fatto riuscendo a dribblare giornalisti e fotografi assiepati sotto casa sua: in mattinata era stata firmata l'ordinanza di esecuzione della pena nei suoi confronti, erano stati delegati i Carabinieri ad eseguirla. Ma non è stato necessario: il Celeste è andato in carcere volontariamente. Una vicenda triste. Una mazzata, per un uomo di 72 anni (i suoi legali stanno provando ad ottenere gli arresti domiciliari immediati, ma stando ad indiscrezioni la richiesta verrà certamente respinta). E sulla vicenda, con un breve ed amarissimo tweet in difesa di Formigoni, si è espresso il direttore di Libero, Vittorio Feltri, che cova molti dubbi sulla condanna in questione. "A memoria d'archivio, Formigoni è l'unico politico (a parte Cuffaro) finito in galera. Forse perché è il più onesto", conclude Feltri. Di seguito, il tweet del direttore:  A memoria d'archivio Formigoni é l'unico politico (a parte Cuffaro) finito in galera. Forse perché é il più onesto.— Vittorio Feltri (@vfeltri) 22 febbraio 2019 Leggi anche: Paolo Del Debbio su Roberto Formigoni

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