Matteo Salvini, sondaggi: mancano solo due seggi per superare Angela Merkel alle elezioni Europee
Se le vicende Ue fossero un film, adesso nel bunker della Commissione le teste d' uovo si guarderebbero l' un l' altro con terrore in attesa del nemico che avanza e circonda Bruxelles. Sulle scrivanie i dati degli ultimi sondaggi delle elezioni che si terranno a fine maggio e che dettano una sentenza "agghiacciante": Ppe e socialisti insieme non avranno più la maggioranza assoluta, i sovranisti volano. Orrore. Si profilano maggioranze difficili a reggere, schieramenti che metterebbero a repentaglio la tenuta dei partiti stessi, forze inedite costrette a collaborare a rischio della propria esistenza. I popolari perderebbero ben più di quei 20 seggi che avevano messo in conto alla fine dello scorso anno, dai 217 attuali passerebbero a 183, per i socialdemocratici europei una débàcle, da 186 a 135. I due gruppi che tirano le file dal 1979, cioè da quando si è incominciato a votare per l' Europarlamento, insieme arriverebbero a 318 con la maggioranza che ora, via gli inglesi, è a 353. Leggi anche: "Pensate di venire qui?": Salvini avverte la Ong tedesca Se la logica è quella della fedeltà all' Europa, per difenderla andrebbero aggiunti i 75 seggi dei liberali dell' Alde che tengono le posizioni, anzi le aumentano grazie ai voti del nuovo movimento di Macron. Si parla anche di una grande ammucchiata di fedeli europeisti con l' annessione anche dei Verdi, anche loro in ascesa, da 45 a 52, grazie all' exploit in Germania. L' Europarlamento diventerebbe così in teoria un muro contro muro tra europeisti e presunti euroscettici, tra buoni e cattivi. Con qualche travaglio interno, probabilmente definitivo, che riguarda soprattutto il Ppe. Tra le sue file infatti milita niente di meno che il simbolo stesso dei sovranisti d' Europa, il premier ungherese Viktor Orbán con il suo partito Fidesz, che secondo il sondaggio potrebbe raggiungere la percentuale casalinga record del 49,3%. Ma ci sono anche i popolari austriaci di Sebastian Kurz, alleati in casa con gli "xenofobi" del Fpö, e la Csu tedesca di Horst Lorenz Seehofer, e dello stesso candidato alla presidenza della Commissione Manfred Weber, la cui alleanza con l' Alde o i Verdi risulterebbe ampiamente indigesta. L'IPOTESI DI DESTRA Ma proprio la presenza di queste tre forze nel Ppe e la contemporanea candidatura Weber, fanno pensare che la Merkel abbia più o meno già immaginato tutto e stia tentando di attirare nella propria sfera di influenza almeno i polacchi del Pis di Kaczinsky, dato al 50% in Polonia, e perfino la Lega di Salvini che nel frattempo potrebbe contendere alla stessa Cdu la palma del partito più rappresentato all' Europarlamento. Alla Lega infatti vengono accreditati 27 seggi contro i 29 della Cdu. L'avvicinamento potrebbe essere il prodromo di un' altra alleanza di governo fantascientifica, quella che vede insieme il Ppe con tutte le altre forze politiche sovraniste sparse negli altri gruppi, dai Conservatori e Riformisti (Ecr), tra i quali milita Alternative für Deutschland, all' Europa delle Nazioni e della Libertà (Enf), dei quali fa parte l' ex Front National della Le Pen. Tutti insieme arriverebbero alla maggioranza assoluta ma solo se si ingloba anche l' Efdd che però è destinato all' estinzione. Il gruppo infatti non sarà più tale in quanto con la dipartita dell' Ukip inglese non sarà più rappresentato da 7 nazioni diverse come richiede il regolamento. GRILLINI CONFUSI Il M5S, che dell'Efdd è il partito decisamente più corposo, ha chiesto che il numero venga portato a 6 ma ha già ricevuto il diniego delle istituzioni, e per il momento non si conoscono nemmeno le confuse intenzioni dei grillini. In ogni caso l' ammucchiata quanto mai eterogenea avrebbe in essere dei veti incrociati impossibili da abbattere. L' Udc ad esempio non si alleerebbe mai con la Le Pen o l' Afd, lo ha già detto chiaro e tondo Weber. Stando così le cose dunque un' alleanza che partorisca senza patemi una Commissione credibile non ci sarà e la più fattibile, quella di centrosinistra anti-sovranisti, rischia di rappresentare il punto politico più basso della storia dell' Europa unita, che pur di non cambiare, come richiedono gli euroscettici che in realtà vogliono solo un' Europa diversa, rinnega se stessa. Nell' ammucchiata peraltro, con Forza Italia ridotto ai minimi (da 11 seggi a 7) e il Pd più che dimezzato (da 31 a 15), la rappresentanza italiana avrà ben poca voce in capitolo. E l' Italia intera, se sarà l' ammucchiata a tirare le fila, non conterà più niente. di Carlo Nicolato