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Diciotti, il più inquietante dei sospetti sulla pagliacciata M5s: "Chi ha deciso il voto"

Gino Coala
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E se invece fossero stati gli hacker a rovinare la giornata ai grillini che votavano sulla piattaforma Rousseau? Possibile che gli iscriti del M5s, proprio quelli di "onestà, onestà, onestà", si siano ridotti a evitare il processo al leghista Matteo Salvini pur di rimanere al governo? Questi e altri paranoici quesiti hanno rovinato la serata di Marco Travaglio e della redazione del Fatto quotidiano dopo che i risultati del voto grillino ha certificato l'ultima trasformazione del M5s. Al Fatto però non si sono dati per vinti e sono andati a cercare la possibile manina di qualche hacker, spinto da chissà quale losco interesse a manomettere un voto su una piattaforma che faceva già acqua da tutte le parti da un bel po' di tempo. Leggi anche: Myrta Merlino: "Salvini, Renzi e la magistratura: continua l'intreccio malato tra politica e giustizia" Sin dall'apertura delle operazioni di voto, la piattaforma Rousseau si è rivelata inadeguata a sostenere il traffico di qualche migliaio di utenti. Per ore diversi iscritti hanno lamentato disagi e rallentamenti, c'è chi ha potuto votare solo dopo cinque tentativi. Chi invece, come la senatrice Elena Fattori, ha rinfacciato ai responsabili dell'associazione Rousseau tutti i soldi incassati pure dai parlamentari grillini per far funzionare il sito. I segugi del Fatto puntano l'hacker Rogue0, lo stesso che già mesi fa era entrato con enorme facilità nella piattaforma Rousseau. Durante le votazioni, Rogue0 aveva lanciato un hashtat, #pisQAnon, che sostanzialmente prendeva in giro i grillini. Quando poi il sito va del tutto in tilt, il sospetto che dietro ci sia la manina degli hacker si fa sempre più pressante. E Rogue0 è costretto a chiarire: "Forse non è chiaro, io non ho fatto nulla. Siete voi, loro sono solo #pisQAnon. A ridaje ciurma". Insomma non c'era bisogno degli hacker per far crollare il sito di Rousseau. Bastava la totale impreparazione degli stessi gestori per trasformare la giornata di voto in una clamorosa farsa, con tanto di beffa visto che dall'associazione fanno sapere al Fatto che nel giro di qualche mese "non ci saranno più di questi problemi". Sempre che ci sia ancora qualcosa da votare per i grillini fra qualche mese.

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