Luigi Di Maio, il raptus quando Matteo Salvini lo ha chiamato: Tav, il leader grillino tutto da ridere
Un leaderino in fuga. Si parla di Luigi Di Maio e del suo grottesco comportamento delle ultime ore. Dopo il tracollo del M5s in Abruzzo il silenzio. Dunque, il forfait alla riunione a Palazzo Chigi in cui è stata presentata la relazione-patacca costi benefici che boccia la Tav. Relazione a trazione grillina, però, tanto che è stata definita una "truffa" dal presidente della commissione stessa (voluto da Danilo Toninelli) e tanto che non è stata firmata da uno degli esperti che hanno lavorato alla sua stesura. E su La Stampa, su quel forfait al vertice di maggioranza a cui ha preso parte martedì anche Matteo Salvini, ecco piovere un appassionante retroscena. Leggi anche: La fine atroce di Di Maio: umiliato in pubblico tre volte Il ministro dell'Interno, come è noto, è favorevole all'opera. E avrebbe voluto parlarne almeno telefonicamente con quel Di Maio che non ha avuto gli attributi di presentarsi a Palazzo Chigi. Ma non è stato possibile. Il capo politico del M5s ha eretto un muro. Secondo La Stampa, "è girata la voce che fosse irritato perché Salvini continua a dire andiamo avanti, sediamoci intorno a un tavolo, facciamo lavorare i nostri tecnici per una robusta sforbiciata dei costi". Insomma Di Maio sarebbe irritato perché Salvini prova a far politica in modo serio. Dunque, l'unica possibilità di contattarlo è stata un sms. Sempre il quotidiano torinese dà conto del contenuto di quel messaggino: "Tagliamo tutto quello che è possibile tagliare, ma si vada avanti". Così Salvini al Di Maio "irritato". Insomma, ecco con chi abbiamo a che fare. Con un leader politico che non risponde, che tace dopo il tracollo alle urne, che diserta il summit governativo su quella Tav che ritiene così importante. Per concludere, Salvini su quella relazione ha spiegato: "Chi l'ha letta mi dice che ci sono dati un po' strani che ci confermano l'idea di andare avanti. Se è considerato un danno il fatto che la gente consuma meno benzina perché va in treno per me quello è un vantaggio". Già, perché nella relazione ci sono assurdità come quella sottolineata da Salvini. Altri pesantissimo indizio: capito chi sono i grillini?