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Matteo Renzi, passa per i soldi il piano per sfasciare del tutto il Pd

Matteo Legnani
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Passa per i soldi il piano, quello vero, di Matteo Renzi, per smantellare definitivamente il Pd prima di farsi il suo partito. Sono quelli che il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, amico fraterno dell'ex premier ed ex segretario, ha stanziato in vista delle primarie per la scelta del nuovo segretario: appena 550mila euro. E tutti per la comunicazione social. Niente manifesti, nè spot, che saranno lasciati alle tasche dei singoli candidati alla segreteria (che in ogni caso, da regolamento, non possono spendere più di 200mila euro a testa). Sempre che quei 550mila euro ci siano, in cassa, visto che lo stesso Bonifazi, appena qualche giorno fa, ha rivelato che per far quadrare i conti gli mancavano 500mila euro, ossia quelli che dovrebbero arrivare dal contributo sei parlamentari Pd, molti dei quali morosi. Insomma, la campagna per le primarie, se ci sarà, sarà di bassissimo profilo. Con effetti inevitabili sul numero di gazebo e sugli iscritti al Pd ed elettori che parteciperanno alla consultazione. E quale modo migliore che delegittimare il grande favorito Nicola Zingaretti, se non quello di farlo votare da quattro gatti? Come rivela Il Fatto Quotidiano, nei circoli hanno votato 189mila su 374mila iscritti. E un recente sondaggio di Emg Acqua svelava come il 64% degli elettori Pd non intendeva recarsi ai gazebo a votare. Basti pensare, invece, che alle consultazioni che nel 2017 elessero Renzi segretario, a votare ci andarono 1 milione 800mila persone. La immediata delegittimazione del futuro nuovo segretario è dietro l'angolo. Leggi anche: Pd, sono disperati. Cosa si vendono su Facebook: "Buon prezzo, e le scritte..."

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