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Matteo Salvini, l'affondo di Pier Ferdinando Casini sul caso Diciotti: "Il M5s si mangerà un piatto di me***"

Gino Coala
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In questi giorni di fibrillazione per il voto al Senato sull'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Diciotti, gli schieramenti canonici tra maggioranza e opposizione stanno saltando. Lo dimostra, tra gli altri, lo sdegno dell'ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini, che davanti alla pretesa del Tribunale dei ministri di processare il ministro dell'Interno per una decisione di mero carattere amministrativo non riesce a trattenere la rabbia nei confronti del partito che gli ha dato asilo negli ultimi tempi: "Il Pd è stato vergognoso - riporta in un retroscena Augusto Minzolini sul Giornale - non lo seguirò sull'autorizzazione a procedere contro Salvini. I 5 stelle, invece, da sacerdoti del giustizialismo in questo caso si mangeranno un'abbondante porzione di me***. E si faranno male". Leggi anche: Conte, il retroscena terremoto: "Il governo traballa" L'esito del voto per i grillini sono facilmente pronosticabili: la sola richiesta dei giudici contro il leghista ne ha fatto un simbolo ancora più forte non solo nel contrasto all'immigrazione clandestina, ma anche nelle continue incursioni della magistratura sulla politica. La decisione poi di votare contro il proprio alleato di governo, secondo il leghista Paolo Arrigoni, li condanna a morte certa: "Ma come fanno a votare contro Matteo? Vogliono la crisi, le elezioni? I grillini si sono messi in un cul de sac. Bastava che avessero capito per tempo che quella di Salvini sui migranti della Diciotti fu una scelta politica. E, invece, si sono fatti prendere dal raptus, dalla scorciatoia del processo e ora debbono tornare indietro".

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