Sea Watch, la guerra nella chat segreta di Forza Italia sulla Prestigiacomo: "Una baracconata, smettetela"
L'assalto di Stefania Prestigiacomo alla Sea Watch a bordo del suo barchino ha fatto scoppiare ancora una volta la guerra civile all'interno di Forza Italia. Come riporta il Tempo, nella chat dei senatori azzurri la mossa dell'ex ministro ha scatenato le critiche più feroci, soprattutto di Licia Ronzulli, oggi assistente personale di Silvio Berlusconi. Sullo sfondo c'è sempre lo scontro sotterraneo tra chi nel partito del Cav vorrebbe una linea più vicina a quella di Matteo Salvini e chi invece cerca ogni giorno di smarcarsi dall'area leghista. Leggi anche: Porro contro la Prestigiacomo: in barca per gli immigrati, pugnalata a Berlusconi La scintilla che ha fatto esplodere la rabbia della Ronzulli sarebbe stato innanzitutto l'esternazione del presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché, che ha paragonato il ministro dell'Interno a Hitler: "Nel giorno della memoria - ha scritto la Ronzulli - dire un autogol...". Le ha risposto la senatrice Urania Papatheu, catanese vicina a Micciché: "Io penso sia invece un autogol di Salvini...". Apriti cielo, la Ronzulli la incenerisce: "Urania, sono stufa di questa litania! Qui il problema non è più pro o contro Salvini! Chissenefrega di Salvini. Il problema è diventato nostro. Il gesto di Stefania ha spaccato il partito. Sull'immigrazione la maggior parte dei militanti, dei simpatizzanti e della gente comune non la pensa come la Prestigiacomo. Ma lei e Micciché sono identificati con Forza Italia". Lo sfogo della Ronzulli è inevitabile e svela un clima ben più teso in Forza Italia di quanto già non si sospetti. L'ex europarlamentare accusa i senatori di essere ossessionati da Salvini, trascurando che non solo il partito al suo interno è diviso e sui social li massacrano con i commenti: "Stiamo fornendo uno spettacolo indecoroso", con le elezioni in Abruzzo e alle Europee imminenti: "con il nostro Presidente ancora una volta in campo a dover fare un gesto nobile". La mossa della Prestigiacomo viene definita una "baracconata... con quelli di Leu su una nave fuorilegge, questi non siamo noi!". Nessuno nella chat si azzarda a replicare, ma il gruppo si divide di fatto tra chi critica il gesto della Prestigiacomo e chi non ne può più dei cazziatoni della Ronzulli. Un clima evidente anche nella successiva riunione di gruppo dei senatori, con Anna Maria Bernini a ripetere di fatto le stesse cose. Il nervosismo però tra i senatori azzurri è alto, non tutti accettano di appiattirsi sulla linea leghista, ma sono almeno tutti concordi su quanto sia complicato spiegare i vari distinguo rispetto alle posizioni della Lega. E così la strategia si concentra sul pungolare il governo almeno sui temi economici. Ma è solo un altro po' di polvere sotto il tappeto, i nodi al pettine stanno arrivando e prima o poi la scelta pro o contro Salvini non sarà più rinviabile.