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Berlusconi: "Autogol della sinistra, la partita non è finita"

Silvio Berlusconi

Andrea Tempestini
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"Mi pare tutto chiaro. Come dice una vecchia canzone di De Gregori, non c'è niente da capire". Dopo l'imboscata in Giunta, Silvio Berlusconi passa all'attacco. Nel mirino il Pd, primo artefice del colpo di mano con cui è stato deciso, ribaltando le regole, il voto palese sulla decadenza del Cavaliere in Senato. "L'atteggiamento della sinistra, e non solo - prosegue il leader del Pdl - è ormai sotto gli occhi di chiunque abbia anche soltanto un minimo di onestà intellettuale. Ma hanno commesso un autogol. Gli italiani - aggiunge - hanno capito che vogliono eliminarmi per sempre dalla vita politica perché mi considerano l'ultimo ostacolo alla loro definitiva presa del potere". Dichiarazioni pesanti, quelle del Cavaliere, rilasciate a Bruno Vespa per il suo ultimo libro, Sale, zucchero e caffè. Berlusconi chiosa: "La partita è ben lontana dal fischio finale perché la sentenza che mi ha condannato è fondata su delle falsità e sarà ribaltata molto presto". Quindi conclude: "Ho solo un'altra osservazione da fare. Troppi giornali hanno titolato l'ira di Berlusconi. Io posso essere preoccupato, deluso, amareggiato, ma l'ira proprio non mi ha mai posseduto".

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