Letta furioso fa parlare i suoi:"Era meglio il voto segreto"
Enrico Letta è nero: il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi sarà palese e la scelta della Giunta rischia di minare le fondamenta del governo. L'esecutivo si ritroverà schiacciato dal centrodestra, da un lato, e dai duri e puri del Partito democratico dall'altro: entrambi vorranno portare a termine le larghe intese perché gli azzurri non potranno accettare di restare alleati di chi ha accoltellato il Cav e i democratici proveranno appena possibile ad andare al voto con una destra allo sbando. Giusto ieri, dopo che Berlusconi gli si era appellato chiedendo di dire la sua sulle modalità del voto sulla decadenza, Letta aveva replicato dicendo di aver già parlato lo scorso 2 ottobre, quando aveva definito "due cose distinte" le sorti del governo e le vicende giudiziarie del cavaliere. Oggi, il premier ha 'mandato avanti' Graziano Del Rio, esponente pd e ministro per gli Affari regionali del suo governo: "Sarebbe stato meglio il voto segreto" ha detto l'ex sindaco di Reggio Emilia. Video editoriale di Pietro Senaldi su LiberoTv "Il voto palese danneggia Letta" Sveglia - Il ministro azzurro per le riforme Costituzionali, Gaetano Quagliaeriello, sa che il suo futuro è incerto tanto quello di Letta. Prova a rilanciare l'azione del governo e a difendere questi mesi di legislatura: si sta "facendo il gioco di un partito trasversale che vuole portare il Paese a elezioni anticipate a febbraio-marzo - dice - perché crede che col centrodestra senza leader, la sinistra di Renzi possa vincere facile". Secondo il ministro quello del Pd sarebbe un disegno perfetto che punta ad impallinare Berlusconi e Letta: nascosti dietro il voto su Silvio, infatti, i democratici pensano a come fregare Enrico e i suoi per poter tornare a votare il prima possibile. E vincere. "Sarebbe il caso che qualcuno se ne rendesse conto" spiega Quagliariello che spera "si sveglino" i democratici al governo, fra tutti Letta e Dario Franceschini. Medjugorje - La tenuta del governo è il tema di giornata ed è legata a doppio filo con la decadenza del Cav. Delrio lo sa e spera che Letta riesca a resistere nonostante le bordate che gli piovono da destra e da sinistra. Bisogna continuare il lavoro che il governo sta portando avanti e tirar dritto almeno fino al 2015 per raccogliere i frutti, dicono. Lui, intervistato da Tempi, ammette che solo "la Madonna di Medjugorje" sa quanto possa durare l'esecutivo, ma ci spera: "Pensavamo che dopo il 2 ottobre si fossero sistemate le cose e Berlusconi avesse abbandonato certe velleità. E invece - dice - pare che le cose stiano diversamente". In realtà, dopo la "vittoria" sul voto palese, a voler battere cassa sono proprio quelli del Pd: Renzi è quello più contento e soffia sul fuoco delle polemiche della destra sperando che, alla fine, i falchi possano far cadere tutto e portare gli italiani alle urne. Lui è il candidato perfetto dei democratici e pensa di potersi avviare a gonfie vele verso la premiership. Letta e i ministri devono guardarsi soprattutto da lui e dai dem più che dagli azzurri: lo sanno, ma non lo dicono perché dissumulare è parola d'ordine e rinviare le polemiche l'obbligo. Al governo, adesso, si spera che alla fine siano proprio Renzi e i falchi a desistere, preferendo magari una campagna elettorale fatta per bene proprio nella primavera del 2015.