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Pensioni, il piano di Luigi Di Maio per far crollare Salvini su quota 100: la trappola prima del voto

Gino Coala
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La guerra sotterranea nel governo tra Lega e M5s rischia di stravolgere alcuni pilastri come reddito di cittadinanza e quota 100, con i leghisti sul piede di guerra per i continui assalti grillini ai provvedimenti che più stanno a cuore agli alleati di governo. In vista delle prossime Europee, ogni metro ceduto al coinquilino nell'esecutivo vale migliaia di voti regalati a quello che in realtà sarà il vero avversario politico alle prossime elezioni. Per questo non mancano colpi bassi come quelli di allargare il reddito di cittadinanza anche agli stranieri, per non parlare dei colpi che stanno per essere inflitti a quota 100. Leggi anche: Pensioni, quota 100 e il brutto scherzo del 1 aprile: quanto sei costretto a lavorare ancora Il primo assalto per indebolire la Lega è stato inserire nella platea di beneficiari del sussidio per disoccupati anche 260 mila nuclei familiari di stranieri, per un totale di 4,5 persone tra italiani e residenti in Italia. Poi è arrivato il turno della riforma per il referendum abrogativo, per il quale i grillini vogliono abolire il quorum, nonostante la contrarietà esplicita di Matteo Salvini. Nel mirino del M5s c'è anche la legittima difesa, che i pentastellati vorrebbero smontare, spinti dalle pressioni non solo di Luigi Di Maio, ma soprattutto del presidente della Camera Roberto Fico, leader dell'ala più a sinistra dei grillini, sempre più a disagio nella convivenza con i leghisti. Ma il vero il colpo letale contro la Lega potrebbe arrivare sulla riforma delle pensioni. Secondo un retroscena citato dal Giornale, il presidente dell'Inps Tito Boeri avrebbe convocato una riunione segreta per affossare la nuova legge sulle pensioni voluta dalla Lega poco prima delle elezioni Europee. Una mossa che potrebbe mettere in seria difficoltà il Carroccio, già alle prese con gli imprenditori inferociti per le falle del decreto dignità volute da Di Maio.

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