Giuseppe Conte, il gioco sporchissimo di Luigi Di Maio per farlo fuori e sostituirlo: retroscena-terremoto
La partita adesso è tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini, ma con Luigi Di Maio in attesa febbrile. E l'accelerazione della crisi, con le frasi "incaute" del premier su "tagliando al contratto di governo" e "rimpasto possibile", è da leggere sotto un'ottica nuova: Conte non è scivolato, ma ha messo sul tavolo le due questioni per rafforzare la propria poltrona. D'altronde, l'ha detto lui stesso: vuole durare 5 anni. Secondo Francesco Verderami, retroscenista del Corriere della Sera, proprio Salvini però potrebbe frenare sulla "fase 2" dell'esecutivo gialloverde, per i motivi opposti a quelli di Conte: indebolire il governo, farlo tirare a campare ancora qualche mese per poi puntare lui stesso a Palazzo Chigi. Di sicuro, le elezioni europee indicheranno la strada e daranno un nuovo equilibrio tra Lega e M5s. Leggi anche: "Ridimensionare la Lega". Grillini kamikaze, il piano per far saltare in aria il governo E i grillini? La linea, spiega ancora Verderami, è quella di una "azione progressiva e non traumatica": "Valorizzare Conte per effettuare un cambio in corsa con Di Maio", quasi un suggestivo "effetto dissolvenza": "È una manovra di cui si parla ormai da settimane nei Palazzi - scrive il retroscenista -, dove si osservano le mosse di Casalino e Casaleggio, considerati ognuno per la propria parte il braccio e la mente dell'operazione, che servirebbe a contrastare lo strapotere di Salvini".