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Sondaggio Ipsos, patto Movimento 5 stelle-Pd, i loro elettori sono contrari

Cristina Agostini
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Il Pd sembra un partito ormai al capolinea. Alla ricerca di un leader e con l'eventualità che Matteo Renzi fondi un nuovo soggetto politico, i dem rischiano di sparire visto che anche una alleanza con il Movimento 5 stelle non sarebbe vista di buon grado dai suoi elettori. I sondaggi Ipsos, rivela Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera danno il Pd tra il 17 e il 18 per cento  "con un'ulteriore perdita di circa un milione di elettori". Leggi anche: "Salvini attento, se crolla travolge anche te". Becchi e l'errore fatale di Matteo In questo scenario "il 51 per cento auspica un partito che torni a parlare agli elettori di sinistra, mentre per il 47 per cento il Pd dovrebbe continuare la trasformazione in un partito capace di parlare anche al centro o a destra, a coloro che non si riconoscono nel populismo e nel sovranismo". Per quanto riguarda un "avvicinamento tra Pd e M5S su alcuni temi", è favorevole il 22 per cento degli elettori, contrario il 59. "Tra gli elettori di centrosinistra i contrari (60 per cento) prevalgono sui favorevoli (37 per cento), come pure tra i pentastellati (57 per cento contro 39 per cento)". Secondo il sondaggio di Pagnoncelli, poi, il partito di Renzi "potrebbe raccogliere il consenso del 3,4% degli elettori corrispondente al 6,1% dei voti validi. Il consenso proverrebbe in larga misura dal Pd (73 per cento), dagli astenuti (12 per cento), da Forza Italia e Noi con l'Italia (8 per cento)". Insomma, il Pd, conclude il sondaggista, "rischierebbe di indebolirsi, non potendo al momento compensare la perdita di voti con il ritorno di ex elettori che il 4 marzo scorso hanno abbandonato il partito per la scarsa sintonia con Renzi". E l'ipotesi di una nuova scissione a opera di Renzi "rischia di togliere serenità" a un partito alle prese con quella che si prospetta come "una lunga traversata del deserto".

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