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Antonio Di Pietro, la ridicola accusa a Matteo Salvini: "Va indagato per violazione di segreto d'ufficio"

Davide Locano
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Dopo Roberto Saviano, poteva mancare Antonio Di Pietro? Ovviamente no. L'ex pm entra a gamba tesa nella polemica tra Matteo Salvini ed Armando Spataro, il procuratore capo di Torino che ha innescato il caso "mafia nigeriana". Il ministro dell'Interno, a suo parere, avrebbe anticipato su Twitter una importante operazione di polizia, mettendola a rischio. Da par suo, il ministro leghista ha rivelato di aver ricevuto un sms sulla compiuta operazione ben prima del tweet. Ne è seguito uno scontro dai toni accesissimi e una polemica politica, nella quale come detto ora entra anche Di Pietro. Intervenuto a I Lunatici, trasmissione di Rai Radio 2, si è scagliato contro Salvini: "Esprimo tutta la mia solidarietà a Spataro, offeso sul piano personale e professionale da un ministro che in questo caso non doveva essere solo ripreso ma anche indagato, messo sotto indagine per rivelazione di segreto d'ufficio". Di Pietro, insomma, la spara: per quel tweet, a suo parere, il leader della Lega andrebbe indagato. "Salvini per farsi bello si è messo a sparare la notizia prima ancora che l'operazione finisse - riprende - . Se lo fa uno al bar va bene, se lo fa il ministro dell'Interno è grave. Quando finisce una operazione in corso lo sa solo chi quell'operazione la sta conducendo. Siamo in una fase di indagini, c'è un rischio anche per coloro che quell'operazione la stanno facendo". Leggi anche: Zecchi lo provoca, Di Pietro impazzisce da Giletti L'intemerata dell'ex leader dell'Idv non è certo finita: "Ma la cosa più grave - continua - è politica. C'è una violenza istituzionale verso una persona e una istituzione che un ministro dovrebbe rispettare. Il Parlamento in un Paese normale sarebbe insorto, qui invece c'è un silenzio omertoso. In uno Stato di diritto, in un Paese democratico, non è accettabile un comportamento del genere". Parole grosse, quelle pronunciate da Di Pietro, che si iscrive al partito di quelli secondo cui Salvini è "il male del mondo".

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