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Matteo Salvini, la verità che tormenta il leghista: salta il governo? Che cosa lo tormenta

Gino Coala
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Matteo Salvini ha ritrovato il sorriso solo dopo che il decreto Sicurezza che porta il suo nome è stato approvato alla Camera, segnando ancora una volta il passo sulla sua marcia trionfale tra governo e consensi. A parte qualche leggera frenata, vedi l'ultimo sondaggio Swg lanciato da Enrico Mentana, la sua Lega continua a salire distaccando sempre di più il Movimento Cinque Stelle. Le Europee sono quasi alle porte e non poteva affrontarle in condizioni migliori, sempre però che il governo regga. Leggi anche: Ghisleri, il sondaggio: "Promesse non realizzate, il Movimento 5 stelle scende al 26%" Sul futuro dell'esecutivo i dubbi crescono per ora soprattutto tra le fila dell'opposizione. Alla buvette, riporta un retroscena del Corriere della sera, è l'ex ministro Renato Brunetta lo dice chiaro e tondo: "L'esecutivo Conte cadrà presto", e quando si andrà al voto nascerà: "il governo di centrodestra che i cittadini il 4 marzo hanno votato". I voti in fondo si trovano, per esempio da "Lega, Forza Italia e dai parlamentari cosiddetti responsabili". Perché in fondo di gente che non vuol tornare al voto per non perdere il posto da parlamentare si trova un po' ovunque, tanto nel Pd quanto nel M5s. Chi invece avrebbe tutto l'interesse a monetizzare il consenso di oggi è sicuramente Salvini, ma c'è chi assicura che il "Capitano" non ha per nulla intenzione di far saltare il banco proprio ora: "Perché dovrei fare il premier con una maggioranza raccogliticcia? Il governo - ha ragionato con i suoi - è ormai a trazione leghista e in questo momento va bene così. Nonho nessuna intenzione di fare la fine di Renzi". Il vero pericolo che Salvini vede all'orizzonte è sulla stabilità del M5s. Con tutte le beghe che stanno scoppiando in casa grillina, ora sui ribelli, poi sul padre di Luigi Di Maio, sembra che il Movimento oscilli come una casa colpita da un tornado. Salvini insiste nel "cercare di reggere la baracca così com'è", almeno fino alle Euopee. E almeno finché: "il M5s non imploda".

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