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Paolo Savona, lo sfogo incendiario del ministro: ecco chi bolla come traditori

Gino Coala
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Le dimissioni di Paolo Savona non rientrano nelle intenzioni immediate del ministro per Affari europei, almeno stando alla smentita che lo stesso economista ha dato a Reuters dopo l'indiscrezione del Corriere della sera. Ma che lo stato d'animo dell'ottantanduenne cagliaritano sia cambiato da quando è entrato nel governo, è un fatto che raccontano diversi retroscena. Leggi anche: Vespa, l'indiscrezione su Savona: "Se un sardo di scuola cossighiana è pessimista..." Savona vive con non poco fastidio i continui attacchi che certi ambienti dell'economia e della politica gli riservano dallo scorso giugno. Attacchi non casuali, considerando la lunghissima memoria del ministro, abbastanza da essere considerata pericolosa, come riporta il retroscena del Giornale, anche quando passa da essere un fermo "euroscettico" a "responsabile". L'ultimo suggerimento di Savona, puntualmente inascoltato, è stato quello di riscrivere la manovra per arricchirla di elementi più votati alla crescita. Alla lunga il ministro sta perdendo la pazienza, a furia di dare consigli che non vengono presi in considerazione. Al punto che l'ultimo sfogo davanti alla legge di Stabilità è stato: "E io qui che ci sto a fare?". Savona sa bene che sarà gennaio il vero test per la salute dell'economia italiana, quando saranno messi all'asta i Btp più importanti. Sarà a quel punto che si svelerà l'inganno, con il rischio che il Paese scivoli su un piano inclinato.

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