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Giancarlo Giorgetti, il retroscena che gela Luigi Di Maio e M5s: "Fosse per me..."

Giulio Bucchi
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Si aggrappa alla Lega, Luigi Di Maio. Sondaggi alla mano, il leader del M5s cerca di convincere prima se stesso, poi i grillini e infine i leghisti: "Salvini non tornerà con Berlusconi, non gli conviene", assicura sottolineando l'effetto-boomerang sul Carroccio nel caso di ritorno del centrodestra. Sarebbe questa la garanzia del mantenimento in vita del governo gialloverde. Leggi anche: Di Maio nel panico, lo sconcertante sondaggio Swg sul M5s sotto il 20% Dalle parti di via Bellerio (con propaggini a Palazzo Chigi) la pensano però diversamente. Matteo Salvini ha rassicurato Di Maio, ma fino a quando si andrà avanti così, tra tensioni, accuse e ripicche incrociate? Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, riporta un gustoso retroscena della Stampa, in diversi incontri nell'ultimo mese avrebbe dato prova di insofferenza di fronte a molti testimoni oculari: "Fosse per me questo governo sarebbe già finito. Ma Matteo non vuole...". E anche il corpaccione leghista in Parlamento è sulle spine: "Ma davvero dobbiamo continuare con questi?". Igor Iezzi, capogruppo in commissione Affari costituzionali e amico personale di Salvini, viene indicato dal quotidiano torinese come "il più irrequieto. Le sue sfuriate contro i grillini e il loro modo di lavorare, il tira e molla sugli emendamenti, i reciproci blitz, sono il sintomo di un disagio che il contratto non riesce più a contenere". Salvini predica pazienza e giura: "Da gennaio tutto sarà più semplice". Approvata la manovra, con le elezioni europee in vista, forse i due futuri ex alleati saranno più liberi di darsele alla luce del sole.

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