Governo Lega-M5S, i 15 dissidenti grillini che possono farlo cadere: nomi e cognomi
Erano una decina, ma secondo il Corriere della Sera potrebbero essere addirittura 15 i senatori "dissidenti" dei 5 Stelle. Tra irrequieti e malpancisti, che mal digeriscono l'alleanza con la lega e taluni provvedimenti approvati o in via di approvazione come il Decreto sicurezza e i condoni vari. Con una maggioranza che è al senato di appena 7 voti, il loro numero sarebbe più che sufficiente a far cadere l'esecutivo, se anche solo la maggior parte di loro votasse contro una fiducia. Per questo, i vertici del Movimento 5 Stelle ci vanno coi piedi di piombo: perchè se la situazione è delicata già così, è chiaro che eventuali provvedimenti disciplinari come la sospensione o l'espulsione dal gruppo, spingerebbero i dissidenti dritti nelle braccia dell'opposizione e il governo, non avendo più uno straccio di maggioranza in uno dei due rami del Parlamento, cadrebbe. Il Corsera fa anche nomi e cognomi: sei di questi "irrequieti" sono stati deferiti ai probiviri 5 Stelle (il ministro Riccardo Fraccaro, la senatrice Nunzia Catalfo e il consigliere regionale veneto Jacopo Berti) in un solo giorno: lo scorso 6 novembre. Cinque perchè "rei" di non aver votato il Decreto sicurezza: Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Matteo Mantero e Virginia La Mura. Il sesto è l'eurodeputato Marco Valli, che avrebbe millantato una laurea. A questi cinque si aggiunge un drappello che si oppone al decreto Genova. Guidato da Saverio De Bonis, comprende Lello Ciampolillo, Gisella Naturale, Fabrizio Trentacoste, Gianni Marilotti, Bianca Laura Granato, Sabrina Ricciardi, Sergio Romagnoli, Donatella Agostinelli e Luisa Angrisani. Leggi anche: M5S, la fronda dei dissidenti contro i vertici "deboli e superficiali"