M55, Gregorio De Falco a Luigi Di Maio: "Che fai mi cacci? Anche tu sei a scadenza..."
Non chiamatelo ribelle. E nemmeno frondista o, peggio ancora, malpancista. Il senatore del Movimento 5 Stelle, Gregorio de Falco, da ex militare, è uno che sa stare al comando. E soprattutto, da vero marinario, sa quando mollare gli ormeggi. «Ci buttano fuori? Quando Di Maio dice o con me o fuori afferma un' idea padronale di un Movimento in cui oggi sembra venire meno la dialettica e la capacità di ascolto e risposta», afferma l' esponente pentastellato, «inoltre si dovrebbe tenere presente che nel Movimento non c' è spazio per professionismi della politica. Qualcuno si dovrebbe ricordare che il secondo mandato è il raggiungimento del limite. Dobbiamo ricordarci che abbiamo tutti accettato di avere una data di scadenza». Insomma, anche il leader del Movimento, è il ragionamento dell' ex ufficiale di Marina balzato agli onori delle cronache per la vicenda della Costa Concordia, è a termine. Leggi anche: Di Maio, l'incubo scissione nel M5s: è guerra ai ribelli. Aria di espulsioni E proprio perché sul tavolo del confronto le scadenze pesano De Falco ha ingaggiato un vero e proprio corpo a corpo con il Movimento sul tema, quanto mai delicato, del decreto sicurezza. «Se, come mi auguro, non verrà posta la fiducia sul provvedimento chiederò di sottoscrivere alcuni emendamenti presentati da altre forze politiche di cui condivido il contenuto, da Leu al Pd fino a Fi», afferma il senatore grillino, «e se questi emendamenti verranno bocciati chiederò di fare una dichiarazione di voto in dissenso al gruppo». E se «metteranno la fiducia vedremo. Io confido molto nelle parole di Di Maio», dice De Falco, «che ha detto che alcune correzioni al dl sicurezza potranno essere decise in Aula». De Falco, però, non è l' unico a remare contro. Anche se viene ostentata compattezza, continua a ribollire la pancia grillina che potrebbe registrare nei prossimi giorni voti contrari al suo interno, forse addirittura qualche addio tra i suoi parlamentari. A chiedere modifiche al decreto Salvini, oltre al capitano De Falco, c' è la senatrice Paola Nugnes e una manciata di altri colleghi. di Enrico Paoli