Manovra, lo Stato ti regala un pezzo di terra se fai tre figli
Dai terreni demaniali gratis a chi mette in cantiere un terzo figlio al debutto della flat tax (15%), sulle ripetizioni che i docenti impartiscono privatamente. Spuntano piccole chicche a contorno di una manovra di bilancio 2019 che, dopo 15 giorni di annunci e revisioni, arriverà probabilmente oggi in Parlamento. In attesa che Corte dei Conti e Ragioneria sottopongano a "bollinatura" i 110 articoli della manovra, spuntano nuovi dettagli. Leggi anche: Quota 100: trappola sulle pensioni. Cosa non potrete più fare I macronumeri sono più o meno confermati, ma a catturare l'attenzione sono sicuramente le novità: dai terreni demaniali affidati in gestione gratuita a chi oltre a progettare una vita da agricoltore, mette in cantiere anche un terzo pargolo (come se due figli non fossero già un lusso incredibile nell' Italia della natalità più bassa d' Europa). Già il 2017 è statisticamente l' anno peggiore dall' Unità d' Italia (solo 458.151, nati, in calo di 15 mila unità rispetto al 2016). Nel 1970 - secondo Eurostat - nascevano in Italia 901.472 bimbi. Oggi siamo pericolosamente vicini al record negativo europeo. Se in Francia - mediamente - nascono 1,92 bambini per donna fertile, da noi non arriviamo a 1,34. Ben lontani dal tasso di sostituzione che ci eviterà l' estinzione. Ebbene consapevoli di questo rischio, al governo qualcuno ha pensato bene di favorire la crescita demografica risolvendo anche lo spopolamento delle campagne. IN PANCIA - Il demanio pubblico ha in pancia qualcosa come 3 milioni di ettari di terreni, di cui però solo circa mezzo milione utilizzabili per l' agricoltura. L' idea è di proporre ai giovani nuclei familiari - che abbiano intenzione di mettere al mondo almeno tre pargoli - la concessione ventennale di terreni demaniali (Sau). Insomma, per favorire la «crescita demografica», il 50% dei terreni demaniali agricoli o terre abbandonate, saranno «concessi gratuitamente» per almeno 20 anni alle famiglie con un terzo figlio nato tra il 2019 e il 2021. Secondo l' ultima bozza le concessioni potranno essere attribuite anche a società di giovani imprenditori agricoli che riservano alla familia una quota societaria del 30%. E per gli agricoltori del 2019 è prevista anche la concessione di «mutui agevolati per massimo 200mila euro per 20 anni e a tasso zero per l' acquisto della prima casa in prossimità del terreno assegnato». La dotazione del fondo sarà di appena 20 milioni per il triennio. Tra gli aspetti curiosi anche l' introduzione di una flat tax al 15% per chi impartisce ripetizioni. L' idea di base è di portare in emersione una sacca di lavoro nero imponente (secondo il Codacons il giro d' affari stimato annuo supererebbe i 950 milioni). I docenti che lavorano privatamente (un po' seguendo il meccanismo dei medici ospedalieri che lavorano in intra moenia), dovrebbero "denunciarsi" presso il proprio istituto scolastico. Pagando poi un 15% di tasse sull' incasso da lezioni private. «L' imposta è versata entro il termine stabilito per il versamento Irpef». Resta da vedere come e se funzionerà la nuova tassa sulle ripetizioni. E sapere se saranno previsti controlli e sanzioni. RISTORO - In attesa di conoscere le ultime novità viene garantito un "ristoro" per i risparmiatori truffati dal fallimento delle banche per complessivi 525 milioni di euro (mezzo miliardo per il triennio 2019/2021), con un massimale di 100mila euro per ciascun risparmiatore. Così come i fondi per reddito di cittadinanza (9 miliardi) e riforma delle pensioni (6,7 miliardi). Per aggiornare i vitalizi degli oltre 2mila ex consiglieri regionali alle nuove norme dei parlamentari, il governo minaccia di tagliare del 30% i trasferimenti erariali a favore delle Regioni che non si dovessero adeguare entro giugno 2019. Tagli che riguarderanno tutti quanti abbiano ricoperto la «carica di presidente della Regione, consigliere o assessore regionale». Gli eventuali interventi sanzionatori non riguarderanno i trasferimenti per il Servizio sanitario nazionale, politiche sociali e non autosufficienze, trasporto pubblico locale. Arriveranno poi 1,5 miliardi l' anno (per il prossimo triennio 4,5 miliardi), per la sanità pubblica, con una revisione dei ticket che saranno agganciati al reddito dichiarato dal paziente. E altri 100 milioni per le famiglie. di Antonio Castro