Lega, Gianna Gancia attacca i vertici del partito: la moglie di Roberto Calderoli fatta fuori?
Gianna Gancia, la leghista controcorrente. L'imprenditrice, nonché giovane moglie di Roberto Calderoli (62 anni lui, 46 lei), sfilava un tempo sui palchi del congressi del Carroccio. Cosa che non succede più da parecchio. La Gancia - fa sapere ItaliaOggi - sembra una personalità non conforme al partito: contraria alla svolta lepenista, alla linea durissima sull'immigrazione "utilizzata troppo spesso dalla Lega" potrebbe non trovare posto nella lista alle regionali del prossimo anno. Ma alle voci di corridoio la Gancia risponde gettando acqua sul fuoco: "Sono concentrata sul mio lavoro di capogruppo e consigliere, però non rinuncio a quella che è da sempre una mia battaglia: la Tav, l'alta velocità Torino-Lione, va fatta e guai a perdere tempo". Parole che sembrano un richiamo a Matteo Salvini, affinché non si lasci dissuadere dai grillini di turno. Leggi anche: Nessun politico al matrimonio Gancia-Calderoli "Se per il tunnel del Brennero Salvini ha detto, giustamente, che quando si incomincia a fare un buco in una montagna preferisce finirlo piuttosto che lasciarlo a metà, questo sulla Tav non si è mai sentito. Ma senza quest'opera il Piemonte è destinato a diventare un'area periferica condannata a un sottosviluppo secolare" continua la Gancia. Il "prendere tempo" del ministro dell'Interno non piace proprio al lady Calderoli, che punta immediatamente il dito contro il Movimento 5 Stelle, anche per la questione Olimpiadi: "Salvini ha snobbato l'ordine che abbiamo presentato in consiglio regionale, assieme a Forza Italia, - dice - affinché le olimpiadi possano svolgersi a Sestriere, per far tornare così il grande evento in Piemonte". A questo è da aggiungere il rapporto non idilliaco col segretario piemontese della Lega, Riccardo Molinari, che è anche capogruppo alla Camera. Eppure per la Lega non sarà così semplice non candidarla: la Gancia mantiene un forte seguito personale. Nel 2014 era entrata in regione con 6.284 voti, il maggior numero di preferenze ottenuto da tutti i candidati del centrodestra.