Governo, Letta: "Ho i numeri per andare avanti"
Il premier al suo staff: "Il governo non rischia, al Senato maggioranza solida". Ma non è così. Con le tensioni del Pdl e quelle di Scelta Civica ha un margine di 3 voti
Enrico Letta finge di avere i numeri. Mentre il Pdl viene "sospeso" e Forza Italia prepara il suo debutto ufficiale, il premier si sente al sicuro. Per palazzo Chigi, Angelino Alfano "è una garanzia". Ma con la spaccatura del Pdl e con il Cav che torna al timone di Fi, i conti al Senato potrebbero non tornare. Dopo la fiducia del 2 ottobre scorso, il premier si è attaccato alla poltrona avendo di fianco Angelino. Ora però la situazione pare essersi ribaltata. I lealisti e i falchi del Pdl so migrati verso Forza Italia e se si dovesse giungere ancora allo scontro finale a palazzo Madama, non è detto che il Cav decida ancora di votare la fiducia a Letta. Dal 2 ottobre Letta è convinto che Alfano gli garantisca i numeri sufficienti e un quadro politico stabile, per andare avanti. I conti non tornano - "E lo sa anche Berlusconi" si ascolta nel suo staff, convinti che il Cavaliere non abbia più carte sufficienti per la partita del governo, semmai solo per mandare segnali politici che non dovrebbero mettere a repentaglio il prossimo anno di legislatura.Dal 2 ottobre Letta è convinto che Alfano gli garantisca i numeri sufficienti e un quadro politico stabile, per andare avanti. "E lo sa anche Berlusconi" avrebbe detto Letta al suo staff. Ma la realtà è ben diversa. I numeri gli remano contro. La maggioranza a palazzo Madama è fissata a quota 161. Il Pd ha 107 scranni, 25 le colombe del Pdl, 10 Gal, 12 Scelta Civica, 4 sono gli scranni dei senatori a vita, 4 i fuoriusciti del M5S, 10 il gruppo per le autonomie. Il totale fa 172. Ma il rischio di andare sotto c'è. Le liti nel Pdl e soprattutto quelle di Scelta Civica fanno precipitare la maggioranza di Letta a quota 164. Soltanto 3 voti in più della soglia minima...