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Forza Italia, Cicchitto e Formigoni: "Per noi non esiste, il Pdl è ancora vivo"

Ignazio Stagno
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"Il Pdl esiste ancora". Le colombe non ci stanno. La sterzata del Cav verso la nuova Forza Italia e la "sospensione" del Pdl non è piaciuta agli alfaniani. Così dopo aver rifiutato di partecipare all'ufficio di presidenza, le colombe ora vogliono chiarire un punto: "Il partito, il Pdl, non si chiude. Resta aperto più di prima". Insomma Forza Italia finora resta la nuova casa del centrodestra solo per i falchi e per i lealisti. Roberto Formigoni sottolinea: "Un atto provocatorio e senza valore, il Pdl esiste ancora. La decisione finale spetta al Consiglio nazionale". L'8 dicembre sarà il d-day per capire se ci sarà davvero quella spaccatura che nel Pdl pare essere nell'aria da mesi. Così le colombe nell'attesa di arrivare a quell'appuntamento provano a frenare l'entusiasmo del Cav e dei forzisti: "Non è cambiato nulla. Tutto resta come prima. Da qui al Consiglio nessuna decisione è esecutiva. Berlusconi farà le sue proposte. Poi le voteremo. Ma il Pdl ancora c'è ed è vivo", ha aggiunto Formigoni. "Noi siamo ancora nel Pdl" - Sulla stessa lunghezza d'onda si posiziona anche Fabrizio Cicchitto: "Il partito non è sciolto, decide il Consiglio Nazionale. I gruppi autonomi? Stiamo valutando". E ancora: "Un errore accelerare su Forza Italia e comunque Angelino deve restare segretario. Per decretare la fine del Pdl ci vogliono i due terzi del Consiglio Nazionale, ma se resta questo dissenso non è detto che ci siano". Cicchitto poi tende la mano a Letta: "Per noi il governo va sostenuto fino al 2015. La nuova Fi appare una forza estremizzata, di minoranza". Insomma lo scontro è ancora aperto. L'8 dicembre la resa dei conti.     

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