Berlusconi: "Grazia? Decide Napolitano"
Il Cavaliere torna sulla possibilità di un provvedimento di clemenza e chiarisce che non sarà lui a chiederla. E rimanda al Capo dello Stato
"Grazia? La decisione spetta al Capo dello Stato". Silvio Berlusconi, nel giorno della rinascita di Forza Italia, riapre la questione sull'eventuale provvedimento di clemenza di cui potrebbe beneficiare. Lo fa dribblando le domande dei giornalisti e, comunque, mettendo in chiaro che non sarà lui a chiederla. E nemmeno i suoi familiari, malgrado più volte i rumors abbiano sostenuto che quella della grazia è una carta gradita ai figli. Ma lo potrebbe fare Giorgio Napolitano di sua iniziativa ("motu proprio" si dice nel dotto linguaggio della giurisprudenza). Il messaggio che il Cavaliere manda all'uomo del Quirinale è chiaro: "Io non te la chiedo. Ma tu pensaci", sembra dire.... Insomma il fronte per gesto di clemenza da parte del Qurinale resta aperto. "Il Pd non voti la decdenza" - Il Cav ha assicurato che "il governo per il momento non cade", ma allo stesso tempo con Forza Italia si prepara al voto. Qualunque cosa accada. Il voto sulla decadenza è cruciale e allora Silvio manda un "pizzino" a Re Giorgio. Il Colle nelle ultime settimane è stato poco incline ad "aperture" verso palazzo Grazioli. Ma Napolitano può ancora giocare il suo ruolo. Il Cav sulla sua permanenza in Parlamento e di conseguenza sulle sue vicende giudiziare non accetta sgambetti dall'alleato di governo il Pd: "Il voto sulla decadenza "applica una legge", la cosiddetta legge Severino, "che e' discussa anche da parte di molti giuristi" e inoltre "viola l'obbligatorieta' del ricorso alla Corte europea ove vi siano contrasti", sottolinea Silvio Berlusconi. Applicando la legge Severino alla sua condanna, sostiene, "si viola la retroattivita' della legge penale che e' alla base del diritto e si colpisce al cuore lo stato di diritto. Ci domandiamo - aggiunge - come possiamo collaborare con una parte politica che viola in questo modo la legge" . Insomma il messaggio è chiaro. Se i dem vanno avanti sulla decadenza allora Letta rischia. Il Colle è avvisato...