Giovanni Tria, il giallo del master fantasma della sua portavoce. E poi il nome, l'età...
"Non sono sorpresa. In quel periodo usavo un altro nome e un documento diverso, quindi non mi trova negli archivi. Però io quel master in Business Administration lo ho conseguito". Quando chiediamo data di nascita e nome dell' epoca, la risposta è disarmante: "Non lo posso dire perché è una cosa delicata per la mia famiglia. Mia madre è tedesca e mio padre era slovacco. Potevo usare nomi diversi. Abbiamo trascorso periodi all' estero e mio padre lavorava in ambasciata.Sono cose antiche e delicate e non sono tenuta a spiegare a lei perché ho usato un nome diverso per uscire dal mio Paese. La mia famiglia ha passato momenti difficili". Chi parla, contattata dal Fatto Quotidiano, non è una spia, nonostante il nome faccia pensare al Kgb. Ma Renata Pavlov, la "zarina" del ministro dell'Economia Giovanni Tria, che lo scorso 13 giugno 2018 l'ha nominata capo della segreteria tecnica e poi da luglio anche portavoce, con un trattamento retributivo lordo di 160mila euro l'anno. Bionda tendente al rosso, gli occhi azzurri di ghiaccio, la Pavlov nasconderebbe secondo Il Fatto, un segreto condiviso col premier Giuseppe Conte e con un buon numero di altri personaggi che in questi ultimi tempi sono entrati a Palazzo Chigi: un master in business administration alla University of Pennsylvania a Filadelfia che la Pavlov ha inserito nel suo curriculum insieme alla laurea all'università di Bratislava. "Non risulta nei nostri archivi che una 'Renata Pavlov nata il 27 luglio 1966, abbia ottenuto un MBA dall' università della Pensylvania nel 1991", scrive Ron Ozio, responsabile relazioni esterne dell' Università. Tuttavia lei spiega: "Non sono sorpresa. In quel periodo usavo un altro nome e un documento diverso, quindi non mi trova negli archivi. Però io quel master in Business Administration lo ho conseguito". Leggi anche:Giovanni tria travolto dalle domande sul Pil: la portavoce di Salvini lo trascina via / Video