Legge elettorale, M5S e Lega: "Non andiamo da Napolitano"
Il Carroccio e il M5S rifiutano l'invito di Napolitano: "Non discutiamo con te di legge elettorale". I pentastellati: "Autoritario e prevaricatore"
Il Movimento 5 Stelle sbatte la porta in faccia a Giorgio Napolitano: "Dopo il vergognoso ricevimento sulla legge elettorale che si è svolto nelle stanze dorate del Quirinale, alla presenza delle forze di maggioranza al Senato e di ben sue ministri, oggi non andrà all'incontro con il presidente della Repubblica, tardivamente richiesto a giochi ormai fatti”. "Non è una monarchia" - Lo annunciano in una nota Alessio Villarosa e Paola Taverna capigruppo di Camera e Senato del M5S. “Non andremo perché non siamo nè in una monarchia assoluta, né in una Repubblica presidenziale. Secondo l'articolo 87 della Costituzione - aggiungono i grillini - il presidente della Repubblica può inviare messaggi alle Camere, cioè a tutte le forze politiche. Ricevere invece le forze di maggioranza su temi specifici e delicatissimi come la legge elettorale, magari dando indicazioni e suggerimenti nel chiuso delle stanze e poi, solo il giorno dopo, ricordarsi di ricevere i 'plebei' delle opposizioni, è perlomeno fortemente irrituale”. Napolitano autoritario - Dopo Ia netta presa di posizione di Grillo in un post suo blog dal titolo: “No al Napolitellum, sì all'impeachment per Napolitano”, anche i due capigruppo spiegano respingono l'invito al mittente e attaccano il presidente della Repubblica: “Non andremo perché la legge elettorale è questione che va discussa esclusivamente in Parlamento. Con l'incontro di ieri Napolitano ha avallato la prevaricazione di chi è maggioranza parlamentare sulle opposizioni. Un comportamento tipicamente autoritario. Giorgio Napolitano deve essere garante della Costituzione Repubblicana e dell'equilibrio democratico, deve quindi rispetto istituzionale a tutti”. La Lega diserta - Oltre al M5S, anche la Lega ha deciso di disertare l'incontro al Quirinale: “Oggi non andremo dal Presidente Napolitano. Non ci piacciono le convocazioni frettolose, fatte all'ultimo minuto solo nel tentativo di rimediare a un errore molto grave” spiega il capogruppo al Senato Massimo Bitonci, “quanto accaduto ieri, ribadiamo, è gravissimo: aver convocato un vertice con la sola maggioranza su un tema parlamentare è sintomo di partigianeria inaccettabile”. La Lega ha chiesto a Napolitano di essere ricevuta separatamente: “Abbiamo nostre proposte da rappresentare che sono lontane mille miglia da quelle di Sel o M5s” e a seguito di questa presa di posizione è probabile che il Colle definirà un incontro nei prossimi giorni. Le uniche delegazioni che oggi incontreranno separatamente il Presidente della Repubblica per fare il punto sulla legge elettorale sono quindi Sel e, a seguire, Fratelli d'Italia. La nota del Quirinale - Ma la risposta di Napolitano ai grillini non tarda ad arrivare. "Prendo atto con rammarico della decisione del Movimento 5 Stelle di declinare l'invito anche ad esso rivolto - si legge in una una nota diramata dal Quirinale -. Si ricorda che la presidenza della Repubblica ha sempre, e anche di recente, accolto richieste di incontro da parte del Movimento 5 Stelle, benché spesso accompagnate da attacchi scorretti e perfino ingiuriosi al capo dello Stato".