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Alessandro Di Battista ministro degli Esteri al posto di Luigi Moavero Milanesi

Matteo Legnani
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Il piano è per gennaio, a manovra approvata dal parlamento. I 5 Stelle ne stanno parlando da giorni, secondo quanto riferisce Il Fatto Quotidiano. Un rimpasto di governo con l'obiettivo di far fuori i due tecnici, voluti da Mattarella, che hanno fatto le mosche bianche nel governo giallo-verde: Giovanni Tria, che sarebbe sostituito da quel Paolo Savona che sarebbe dovuto stare fin dall'inizio al Mef, e Luigi Moavero Milanesi, che si porta dietro il marchio "d'infamia" di essere stato uno dei ministri del governo Monti. Il primo è stato usato come un paravento verso l'Europa e il Colle per fare quel a Lega e M5S pareva e piaceva e potrà essere "buttato via" una volta che i mercati, come si augura l'esecutivo, si saranno placati sia in Borsa sia per lo spread. Una volta "accontentati" i leghisti con l'uomo per il quale Salvini era pronto anche a non far mai nascere il governo, i 5 Stelle si giocherebbero la carta da novanta: ovvero Alessandro Di Battista al ministero degli Esteri al posto dello scialbo Moavero. Dibba ha sempre avuto un grande seguito nelle piazze, sicuramente superiore a quello di Di Maio, oltre a una capacità di eloquio alla pari di quella di Matteo Salvini, fin qui autentico mattatore dell'esecutivo tanto sui palchi di mezza Italia quanto negli studi televisivi. Da parte sua, Dibba aveva annunciato un ritorno in Italia a dicembre. Ma poi avrebbe già messo in programma un viaggio in Africa per il 2019. Chissà che non ci vada da rappresentante della Farnesina... Leggi anche: Alessandro Di Battista, sui social latinoamericani una "taglia" sul pentastellato

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