Alfano, il cerchio magico: tutti i nomi
Un giorno storico, per il Pdl: le colombe hanno disertato l'Ufficio di presidenza convocato da Silvio Berlusconi e lo strappo con i falchi si fa sempre più profondo. Il Cavaliere avrebbe voluto azzerare tutte le cariche, ma con l'assenteismo degli alfanani la partita è rimandata al Consiglio nazionale del Pdl che si terrà, probabilmente, l'8 dicembre. La strana parabola di Angelino Alfano l'ha portato dalla vittoria incassata il 2 ottobre in Senato alla sconfitta evitata con un gioco da maestro oggi pomeriggio: per il segretario si annuncia un mese complesso che potrebbe accentuare la spaccatura tra gli azzurri. Il bivio - Il segretario del Pdl, che con l'azzeramento delle cariche non sarebbe stato più segretario in Forza Italia, è al bivio: restare in Forza Italia e "sottomettersi" alle volontà di Berlusconi oppure rompere, strappare, andarsene e creare un suo partito (alternativo o alleato a Forza Italia che sia?). Cosa succederà lo si scoprirà nelle prossime settimane, di sicuro c'è il fatto che, nonostante la posizione di relativa debolezza, anche Alfano - per mutuare un termine di bossiana memoria - ha il suo "cerchio magico". Una fitta lista di fedelissimi con cui decidere e condividere le strategie. La squadra - Partiamo dai nomi. Tra chi ha uno scranno alla Camera, Angelino può contare su Saltamartini, Santelli, Ravetto, Bianchi, Rosanna Scopellitti, Rocella, Costa, Cicu, Casero, Cicchitto, Pizzolante, Bernardo, Garofalo, Vignali. Tra chi lo scranno lo ha invece al Senato, il segretario conta su Andrea Augello, Bernabò Bocca, Sacconi, Chiavaroli e Viceconte. Una ventina di parlamentari, dunque. E oltre a questi i ministri delle larghe intese: Lupi, Lorenzin, De Girolamo, Quagliariello. E oltre ai parlamentari e ai ministri, altri azzurri, come Giovanardi. I media - A questa pattuglia - stando a quanto scrive l'Huffington Post - va aggiunto anche qualche (influente) giornalista. Il sito diretto da Lucia Annunziata fa notare che da qualche settimana, da Bruno Vespa, ci siano molti "uomini segnalti da Angelino": tra le ultime comparsate la De Girolamo, la Lorenzin, Lupi, Sacconi (oltre a Schifani). E anche in Mediaset qualcosa si muove: Luca Telese, nel suo Matrix, dopo diverse apparizioni della Santanchè ha iniziato a far sedere sulle sue poltroncine diverse colombe alfaniane. Il compito di gestire presenze, ospitate e comparsate, Alfano lo ha delegato a Danila Subranni, la sua potente portavoce. Il piano - Se c'è un Renato Brunetta che lancia il suo "occupy Santoro", un piano di "occupazione" delle trasmissioni sbilanciate a sinistra (come quella del teletribuno o quella di Fabio Fazio), anche Alfano ha il suo "occupy tv": obiettivo, farsi sentire, notare e pesare mediaticamente. Questo l'ultimo tassello posto dal "cerchio magico" del segretario. Ma tra poche ore, come detto, la sfida sarà molto più difficile rispetto a quella mediatica. L'inner circle di Angelino si dovrà battere per una leadership che, ora, difficilmente riuscirà a strappare. Tutte le decisioni verranno prese all'unisono: restare o strappare? Piegarsi a Berlusconi o prendersi l'azzardo di andare per la propria strada?f