Luigi Di Maio, una pioggia di manette: "In carcere chi evade"
Il vicepremier Luigi Di Maio illustra al Fatto Quotidiano i punti principali della nuova legge di Bilancio o, come preferisce definirla il ministro, "la manovra del popolo che aiuta gli ultimi e fa la guerra ai potenti". Proprio su uno di questi passaggi, la pace fiscale (che consente il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali), il governo gialloverde sembra non andare d'accordo: se il leader leghista Matteo Salvini propone il condono fino a un milione, il grillino la riserva solo alle persone in difficoltà. "I furbi non vanno premiati, per questo a fine settembre nel decreto sarà previsto il carcere per chi evade", piazza il carico da novanta. Dunque aggiunge di "aver già chiesto agli uffici i dati per individuare le persone in difficoltà, senza scudi fiscali e rientri capitali esteri". Leggi anche: L'audio che incastra Rocco Casalino In merito alla diffusione dell'audio di Rocco Casalino, Di Maio di fatto prende le parti del portavoce del premier: "Il problema non è con alcune figure, e tanto meno con il ministro Tria, di cui ci fidiamo. Ma ci sono tanti dirigenti dentro i ministeri che non possiamo toccare, e che rallentano o complicano il lavoro. Per me la Pubblica amministrazione deve essere indipendente, ma in questi anni ci ha messo mano la politica". Dunque, conferma in toto quanto detto da Casalino nell'audio. E ancora, se non fosse chiaro, il capo politico pentastellato aggiunge:: "C'è grande ipocrisia e in molti ci remano contro. Tutti noi ci arrabbiamo e Rocco in quel momento era arrabbiato, perché sa quello che ci succede". Leggi anche: Cosa ne sarà dei nostri soldi dopo il reddito di cittadinanza Le maggiori perplessità relative alla manovra restano però quelle relative alle coperture, sulle quali Di Maio sembra avere ancora le idee confuse: "Niente cifre sulla manovra, prometto però che toglieremo le esenzioni fiscali ai petrolieri. E potremmo inserire il taglio delle pensioni d'oro sopra i 4.500 euro netti".