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Laura Ravetto a Libero: "Non lasciamo a Matteo Salvini e Lega le battaglie di Forza Italia"

Giulio Bucchi
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«Vedo che Salvini sta pescando a piene mani nel bacino legislativo di Forza Italia. Il taser, la videosorveglianza negli asili, lo stop alla protezione umanitaria...». Laura Ravetto, deputata di Forza Italia, è una cosa che vi infastidisce?  «No. Quando il ministro dell' Interno fa qualcosa di centrodestra, io dico: bravo. Non sono per un' opposizione a prescindere. Però sono curiosa di vedere cosa farà la ministra della Pubblica Amministrazione». Giulia Bongiorno?  «Sì. Ha annunciato di voler introdurre le impronte digitali contro i furbetti del cartellino». Buona idea, no?  «Sì, è la mia. Si tratta di una proposta che ho presentato nella scorsa legislatura e che mi è stata bocciata in Commissione dal Pd». Perché?  «Mi hanno massacrata. Hanno detto che volevo schedare i dipendenti pubblici. Non è così, perché, anzi, si tratta di una riforma che va a favorire i lavoratori onesti, che nella Pubblica Amministrazione sono la stragrande maggioranza. E, poi, scusate: a noi deputati sono state chieste le impronte digitali per evitare il fenomeno dei pianisti. Nessuno ha gridato allo scandalo o alla violazione della privacy». Ora la Lega si è intestata la sua battaglia.  «Bongiorno ha annunciato di volerlo fare. Spero che lo faccia sul serio. Salvini, devo dire, finora è stato di parola». Traendo ispirazione da proposte di Forza Italia.  «Basta guardare gli archivi della Camera. Il primo a proporre la dotazione del taser per le Forze dell' ordine è stato Gregorio Fontana. La proposta di legge per la videosorveglianza negli asili porta la firma di Gabriella Giammanco. La cancellazione della cosiddetta protezione umanitaria è una mia battaglia storica, cominciata nella scorsa legislatura quando ero presidente del Comitato parlamentare di controllo sull' accordo di Schengen». Non chiederà mica il copyright a Salvini... «Ci mancherebbe. Ma mi permetto di fare due riflessioni. La prima è che un governo con noi sarebbe stata la cosa più giusta e naturale da fare». La seconda?  «Forza Italia non è a corto di classe dirigente, come si dice in giro. Perché se la Lega al governo attua parti del programma azzurro, vuol dire che qualche buona idea l' abbiamo avuta. O no?». Su altri temi, però, l' opposizione azzurra resta frontale. Vero?  «I dossier economici sono nelle mani del Movimento 5 Stelle. L' abbiamo visto con il decreto dignità, con la Tav e le infrastrutture. La nostra speranza è che Salvini si renda conto che questa alleanza di governo non valorizza neanche lui appieno, portare avanti il programma economico dei grillini è una follia. Contemporaneamente spero che anche in Forza Italia si avvii una riflessione». Di che genere?  «Ad esempio, sul perché non abbiamo avuto un grande risultato alle elezioni e sul fatto che, forse, siamo stati percepiti dagli elettori come un partito di establishment. È giusto parlare di moderati - e io mi considero una liberare moderata -, ma non ci si può svegliare il giorno dopo le elezioni scoprendo che gli elettori erano tutti incavolati e fare finta di niente». di Salvatore Dama

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