Renato Brunetta, l'ora della rivolta: come lo hanno umiliato dentro Forza Italia
Al di là dei retroscena più o meno colorati, a uscire sconfitto dal weekend di fuoco di Forza Italia è Renato Brunetta. Il capogruppo azzurro alla Camera ha cercato di frenare l'asse tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, spingendo il Cav quasi alla rottura sul caso delle presidenze di Camera e Senato. Alla fine, però, l'hanno spuntata Berlusconi e la grande mediatrice, Giorgia Meloni. Brunetta, insieme a Romani, si è dovuto ritirare di buon (?) grado in un angolo. Il Tempo però riferisce di una vera rivolta interna contro il pugnace capogruppo, di "malumori e una petizione" per chiederne la mancata conferma nella carica di Montecitorio. E Brunetta, stizzito, ha già risposto a modo suo, annunciando il passo indietro in maniera però molto polemica. "Vorrei tranquillizzare i tanti o pochi malpancisti del mio gruppo, che puntano a prendere il mio posto di Presidente Fi Camera - ha scritto su Twitter l'ex ministro -: non ho alcuna intenzione di fare pr altri cinque anni un mestiere così difficile, logorante e per certi versi pericoloso".