Luigi Di Maio, la poltronissima per chiudere la bocca al rivale Fico: gli offre la presidenza della Camera
Roberto Fico e tutta la sua corrente di ortodossi grillini alla fine hanno avuto ragione. Per l'ex presidente della commissione di Vigilanza Rai ha pagato l'idea di mostrarsi infuriato a Rimini, durante la convention che ha incoronato Luigi Di Maio a candidato premier del Movimento Cinque Stelle. Fico era arrivato a battere i piedi fino al punto di non salire sul palco assieme a Di Maio, nonostante da lassù Beppe Grillo lo implorasse, come difficilmente lo si è visto fare con altri. Leggi anche: Fico, il capriccio davanti a Grillo (e alle telecamere) / Video I cosiddetti ortodossi, quelli duri e puri del M5S, militanti di vecchia data aggrappati ai valori di un tempo che hanno fatto nascere il Movimento dai Meet up, sono passati all'incasso già prima del voto del 4 marzo. I vari Carlo Sibilia, Luigi Gallo, Nicola Morra, Paola Nugnes, come riporta La Repubblica, si erano già assicurati l'elezione in collegi blindati. Ora è il turno del capo-corrente Fico che, acclamato dall'assemblea dei parlamentari grillini a braccetto con il rivale Di Maio, si prepara a fare il presidente della Camera. E scordiamoci il passato. di Giovanni Ruggiero