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Pdl, Berlusconi ai suoi: "Basta polemiche sui giornali"

Il Cavaliere mette fine al diluvio di dichiarazioni dei suoi sui mezzi d'informazione: "Fate solo del male al partito". Alfano: "D'accordo con lui"

Matteo Legnani
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L'altra volta se l'era presa con falchi e colombe. Era la fine di agosto e il partito si stava lacerando sulla posizione da prendere sui temi della giustizia e sulla tenuta delle larghe intese. Uno scontro, quello sul sostegno a Letta, che sarebbe culminato nei giorni pre-voto di fiducia all'esecutivo nello 'strappo' di Alfano. "State zitti", aveva intimato Silvio Berlusconi ai Verdini, alle Santanchè e ai Cicchitto-Quagliariello. "Così non fate altro che sfasciare tutto" aveva avvertito. Ora, quello scenario paventato dal leader Pdl appare ancor più probabile. E lui ricorre di nuovo a un richiamo ufficiale, rivolto ancora una volta a tutte le parti in gioco: ''Sulle agenzie di stampa leggo troppe dichiarazioni di troppi esponenti del Pdl . E invito tutti a non proseguire in questa direzione del tutto improduttiva. Le diverse opinioni si debbono confrontare non sulle agenzie di stampa e sui giornali ma attraverso una serena dialettica all'interno dei luoghi delegati del nostro movimento''. Già, perchè negli ultimi giorni sul web, sui giornali e sulle agenzie di stampa è stato un autentico diluvio di dichiarazioni da parte degli esponenti azzurri: chi a favore di Alfano, chi di Berlusconi leader 'indiscusso'. Poco dopo, lo stesso segretario Pdl ha risposto al cavaliere dicendosi "completamente in sintonia col richiamo di Berlusconi. Stop all'alluvione di agenzie per addetti ai lavori. Bisogna cambiare luoghi e toni della dialettica del nostro movimento"

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