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Santanché: "Io estremista? Sono fiera di esserlo"

Daniela Santanchè

Daniela: "Ho votato la fiducia al Cav, non a Letta". Poi torna a parlare di ghigliottine: "Non vorrei che sul piatto d'argento ci finisca la testa di Silvio"

Michele Chicco
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"Ho votato la fiducia non a Letta, ma a Berlusconi". Daniela Santanché, la pitonessa ferita, dice a tutti con chi sta: era tra i registi della crisi al buio e oggi, mentre Silvio Berlusconi dava il suo annuncio in Senato, è rimasta sorpresa più di tutti gli altri. Avvicinata dai cronisti in Transatlantico, la regina dei falchi, la pitonessa, sembra scossa: "Ho offerto la mia testa ad Alfano su un vassoio d'argento, lui non mi ha risposto. Ora - ha detto - spero che su quel vassoio non ci finisca la testa di Berlusconi".  Supplementari - La Santanché spera (anzi, ne è convinta) che le colombe azzurre, alla fine, non affondino la lama: "Dopo l'atto di generosità del presidente Berlusconi non voglio credere che stiano facendo un gruppo". Berlusconi ha detto sì a Letta, ma nonostante tutto, secondo la Santanché, oggi è stata una "giornata drammatica e traumatica". La pasionaria numero uno, però, non crede che la bagarre interna sia terminata: da un lato spera che non si formi un nuovo gruppo parlamentare, ma dall'altro, dice, aspetta "i supplementari". "Il tempo è galantuomo", ha spiegato, e adesso si aspetta il nuovo morso della pitonessa. Di sicuro lei resterà quella che è: "Estremista? Sono orgogliosa di esserlo". Un messaggio chiarissimo inviato ad Alfano.

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