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Li chiamavano traditoriL'imbarazzo di Santanché, Verdini e Bondi

Alfano e Santanchè

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi annuncia: "Voto la fiducia al governo Letta". Il Pdl, dopo una mattinata convulsa si ricompatta e appoggia l'esecutivo. Una partita, quella sulla fiducia a Letta che è cominciata sabato pomeriggio con le dimissioni dei ministri del Pdl poi respinte da Letta. In quell'istante si è aperta una crepa nelle stanze del Pdl. Da un lato c'erano glib "alfaniani", Cicchitto, Quagliariello, Lupi, la Lorenzin e lo stesso vicepremier che hanno subito cercato una mediazione con Berlusconi per salvare il governo. Dall'altro c'erano i falchi che guidati da Daniela Santanchè e Dennis Verdini avevano chiesto a Berlusconi di accelerare la crisi per tornare subito alle urne. Così il week end si è infuocato. Lotta feroce -  Lo scontro da palazzo Madama si è spostato a palazzo Grazioli. Riunioni, vertici, spifferi e indiscrezioni sulle lotte intestine del Pdl. La parola più gettonata è "traditore". I falchi accusano le colombe di "aver tradito in modo vigliacco" Berlusconi. Alessandro Sallusti su il Giornale paragona Angelino Alfano a Gianfranco Fini. Il vicepremier risponde a tono: "Io non ho paura, non sono un traditore". A questo punto arriva la controffensiva delle colombe che chiamano "traditori" proprio i falchi. Cicchitto ospite a Ballarò attacca Sallusti: "Tu sei un vigliacco traditore. I falchi non fanno gli interessi di Berlusconi". La tensione va alle stelle. Il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi è deciso: "Il governo è finito. Bisogna tornare al voto perchè ormai è chiaro che il Pd vuole eliminare il Cav dalla politica". La bagarre tra botte e risposte va avanti per giorni. Il Pdl appare sull'orlo di una cruisi di nervi e soprattutto sull'orlo di una drammatica spaccatura. Berlusconi riflette. La resa della Pitonessa - Ma la Santanchè ieri apre uno spiraglio nella lotta interna al partito: "Alfano vuole la mia testa? Io per il bene del partito e del Paese gliela offro su un vassoio d'argento". Alfano raccoglie l'offerta e persevera nella sua linea filogovernativa. Intanto i falchi cominciano ad arretrare. Capezzone, Bondi e lo stesso Verdini con la Santnchè iniziano a tirare i remi in barca. Il tutto per evitare la spaccatura. Frattura che però appare inevitabile. Berlusconi decide per il "sì" alla fiducia e a quanto pare chi tifava voto ha cambiato idea. Chi sta davvero col Cav? -  Dopo il discorso del Cav in Parlamento che annuncia il "sì" alla fiducia, i falchi sembrano aver perso la loro battaglia. E apparentemente le colombe sembrano aver vinto su tutta la linea. Ma di sicuro dalle parti della Santanchè, di Verdini, di Capezzone e di Bondi c'è un pò d'imbarazzo. Il "sì" alla fiducia per Letta è una clamorosa marcia indietro dei falchi. A questo punto chi è che sta dalla parte del Cav? Chi vuole la stabilità del governo o chi invece ha gridato al voto e poi ha accettato di seguire Silvio sulla fiducia a Letta? 

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