Da Razzi a Scilipoti: la poltrona, il mutuo, lo Spirito Santo i mille motivi per non seguire Silvio
Malumori nel Pdl: ecco le motivazioni dei possibili traditori. E si va alla conta...
Nel Pdl è caos e soprattutto emergono via via segnali di malcontento per come è stata decisa la dimissione dei ministri. C'è chi come Andrea Augello, in un'intervista al Corriere, sottolinea che la crisi non si decide a tavolino da tre o quattro persone a cena con Silvio Berlusconi. Il malcontento non si nasconde più neanche tra le prime fila del partito. Critico anche Maurizio Sacconi per la derica "estremista del Pdl". C'è la pattuglia dei siciliani, guidata dal catanese Giuseppe Castiglione, che spiegà così il dissenso: "E' chiaro che qui le elezioni non le vuole nessuno. I peones - C'è un gruppo di senatori a me più vicini tra i quali Gibbino, Torrisi e Pagano pronti a non seguire Berlusconi se non si apre la crisi...nessuno vuole tornare a casa". La poltrona, lo stipendio ma c'è anche chi conme il veterano del cambio di casacca Antonio Razzi tira ancora in ballo il mutuo. Nel 2010 denunciò la compravendita dei deputati da parte del Pdl dicendo che all'epoca a lui che militava nell'Italia dei Valori, offrirono l'estinzione di tutte le rate del mutuo. Così decide di tradire Di PIetro per votare contro la sfiducia a Silvio Berlusconi e, adesso, si dichiara pronto a salvare Letta forse perché il prestito per l'acquisto della casa non è stato ancora estinto. Al Corriere dice infatti: "Ognuno ha qualche guaio da risolvere". Poi ci sono i senatori di Gal (gruppo di berlusconiani voluto proprio da Silvio) tra questi Paolo Naccarato dice che "il disagio attanaglia da mesi decine di parlamentari del pdl. A questo punto sono certo che molti preferiranno scegliere un'altra strada". E infine c'è lui, il peones Domenico Scilipoti che sentito sempre dal Corriere della Sera invoca lo Spirito Santo. "Guardi io lo dico con il cuore ci deve illumunare lo Spirito Santo".