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Decadenza Berlusconi, Gasparri: "Il Cav si dimetterà prima"

Roberto Procaccini
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Non è intenzionato a farsi umiliare dal nemico. Piuttosto, Silvio Berlusconi è pronto a dimettersi da senatore prima che sia la Camera alta del Parlamento a esprimersi. Il presidente della giunta sulla decadenza Dario Stefano ha fissato per il 4 ottobre la data dell'udienza pubblica del Cavaliere in Senato. Ma Silvio potrebbe far saltare il banco prima: ormai delle dimissioni, che fino a poco fa erano un retroscena, i dirigenti Pdl parlano apertamente. "Penso che il cavaliere si dimetterà da senatore prima del voto - ha detto Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato -, non accetterà la prepotenza di questa persecuzione che sta subendo".  Silvio non vuole lasciare l'ultima parola al Senato, dunque. E la cosa non può non avere ripercussioni sulla tenuta del governo del premier Enrico Letta. "E' chiaro che il quadro politico delle larghe intese si va sfilacciando - ha aggiunto Gasparri ai microfoni di Citofonare Adinolfi su Radio Ies -. Dicono che bisogna arrivare con il governo Letta al semestre di presidenza italiana dell'Ue. Mi pare dura. Di certo - conclude - non si votera' nel 2015, alle elezioni si va prima". Pdl al seguito - La scelta dei Senatori di Pdl, Lega e Gal (Grande Autonomia e Libertà) di abbandonare la giunta per la decadenza al momento del voto è stato interpretato come un primo atto ostile verso il Pd. E che gli azzurri oggi si riuniranno per discutere sul dafarsi l'ha detto a Matrix lo stesso segretario Pdl e vicepremier Angelino Alfano. "Berlusconi ha dimostrato senso dello Stato – le sue parole - ma questo non significa che non sia aperta la questione sulla compatibilità del nostro rapporto con questi compagni di strada. Questo tema lo affronteremo con il presidente Berlusconi in questi giorni - continua -: lui sarà a Roma e ci incontrerà e domani (19 settembre, ndr) decideremo”.

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