IL PIANO DI BERLUSCONIVuole le mani libereper logorare Letta
Nel videomessaggio il Cav non ha parlato del premier, ma d'ora in avanti i suoi ministri saranno ancora più incalzanti su tasse e riforme. A partire dall'Iva
Forza Italia è rinata. La decadenza in Giunta fa il suo corso. Su questi due binari Silvio Berlusconi gioca una partita dura e difficile. Dopo il videomessaggio e la difesa dagli attacchi della magistratura politicizzata il Cav non ha intenzione di far cadere Letta. Silvio durante il suo intervento ha parlato del governo solo in un passaggio, breve, in cui ha assicurato "un impegno dei ministri del Pdl sulla riduzione della pressione fiscale e sulle riforme". Insomma il Cav non vuole per il momento Letta k.o. Ma il suo intervento ha scosso il mondo politico. E fa traballare i deboli equilibri della maggioranza. La strategia per il futuro è una sola: resitere agli attacchi e vigilare sull'azione di governo. Leggi l'approfondimento di Tommaso Montesano su Libero di giovedì 19 settembre "Clima avvelenato" - Berlusconi è amareggiato: "Napolitano mi ha lasciato solo, non ho ricevuto la solidarietà che mi aspettavo". Il leader del primo partito italiano è stato abbandonato al suo destino anche da chi dovrebbe essere il garante degli equilibri democratici. Silvio non vuole la crisi a tutti i costi, ma la tensione sale: "Io il governo non lo faccio cadere. Però, visto che mi avete abbandonato al mio destino di condannato senza muovere un dito, vi bombarderò ogni giorno rendendo l'aria politicamente irrespirabile. La crisi, se ne avete il coraggio, provocatela voi...". Questo il pensiero del Cav. Cicchitto è sicuro che la stabilità di governo non verrà messa in discussione: "Discorso ottimo, perché Berlusconi lancia un segnale forte senza prendersi la colpa di far cadere il governo". No alle bombe fiscali - I ministri devono "fermare il bombardamento fiscale", altrimeti Letta va giù. Insomma il cerino resta in mano al Pd. I democratici lo hanno capito. E come sempre sono in stato confusionale. Gridano, sbraitano e accusano il Cav di essere eversivo. Segnali chiari che potrebbero portare ad una crisi irreversibile innescata però dal Nazareno. Berlusconi col suo discorso ha accontentato falchi e colombe. Da un lato conferma la fiducia a Letta, dall'altra è pronto a toglierla nel caso in cui ad esempio si scelga di aumentare l'Iva dal 1 ottobre. Sull'Imu il premier ha salvato la sua nave. Sull'Iva che incide direttamente sui consumi rischia di affondare. Intanto Berlusconi "decaduto o no" resta in campo. Per lui la sfida è solo all'inizio. Non c'è nessun tramonto. E il Pd tarda ancora a rendersene conto. (I.S.)