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Forum Ambrosetti, Letta: "Serve stabilità ma non sono qui per galleggiare". Polemica con Saccomanni

"Tra febbraio e aprile ci sono stati due terremoti in Parlamento, non l'abbiamo capito?". Botta e risposta col ministro sul patto tra sindacati e Confindustria

Giulio Bucchi
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"Non sono qui per galleggiare". Enrico Letta lo ribadisce al Forum Ambrosetti a Cernobbio e mai luogo corrisponde di più allo stato politico del premier. Sul lago di Como, Letta si ritrova a commentare la situazione italiana in un momento di perturbazione costante. Prima quelli che il premier definisce i due terremoti: i risultati elettorali di febbraio e la impasse terribile del Parlamento urant l'elezione del presidente della Repubblica. "Non l'abbiamo ancora capito?", chiede Letta rivendicando la propria missione: "Di fronte al terremoto le risposte tradizionali non bastano, sono venuto a dire questo. Siamo qui per una svolta". La parola chiave è sempre la solita: "stabilità". Perché, ammonisce il premier, "l'instabilità costa. Ha costi drammatici per voi imprenditori. La stabilità paga. Non è un inno astratto. E qualcosa nell'interesse dei cittadini".  La polemica con Saccomanni - C'è spazio anche per una polemica con il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che aveva aperto la mattinata del Forum Ambrosetti criticando il patto di Genova tra imprese e sindacati. Il programma per la crescita annunciato qualche giorno fa dalla Confindustria e i sindacati confederali "è francamente un po' scarso su quello che è il contributo che imprese e sindacati possono dare" alla crescita, affonda il ministro, secondo cui quell'intesa è "molto costosa" per il bilancio dello stato e "poco realistica". Letta intuisce il rischio delle polemiche e prova a disinnescare la questione così: "E' un accordo importante che va nella giusta direzione e noi lo sosterremo".

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