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Letta: "Andiamo avanti nell'interesse del Paese"

Enrico Letta

Il segretario Pd Epifani: "Basta fibrillazioni, ma non voteremo col Porcellum". Largo al governo di scopo?

Michele Chicco
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"Sono fiducioso e determinato ad andare avanti". Il premier Enrico Letta, ai microfoni della Bbc, allontana le ipotesi di crisi e mostra la volontà di proseguire la sua esperienza a Palazzo Chigi. Nella lunga intervista rilasciata ai giornalisti britannici, Letta ha raccontato i suoi primi mesi alla guida del Paese ed ha lasciato intendere di voler tenere ancora ben strette tra le sue mani le redini dell'Italia.  Continuità - Le minacce di crisi, arrivate nei giorni scorsi dai falchi del Pdl, sembrano non aver scalfito la forza del premier che non prende in considerazione l'eventualità di un nuovo governo. Proprio ieri, Massimo D'Alema aveva paventato l'ipotesi di un Letta-bis, idea che non sembra convincere, invece, il presidente. La determinazione di Letta ad andare avanti è tutta "nell'interesse del Paese" che non reggerebbe l'urto di una crisi di governo né, tantomeno, può permettersi di ritornare al voto in tempi brevi.  Basta fibrillazioni - Con le sue parole il premier sembra dar forza alle parole del segretario del Partito democratico, Guglielmo Epifani, che dal palco della festa dem di Genova ha detto di non poter "andare avanti a lungo con questa fibrillazione per cui un giorno sembra che il governo debba cadere e il giorno dopo che debba andare avanti. Questo corrisponde alla tattica del bastone e della carota, non si può farlo stare sulla graticola tutti i giorni". Vuole chiarezza, il segretario democratico, e vede nel Pdl e in Silvio Berlusconi i soli a poter far cadere il governo oggi. Se ci sono loro è bene continuare, ma se dovessero togliere la fiducia ad Enrico Letta è pronta l'exit strategy: elezioni sì ma non prima di aver messo in ordine la legge elettorale. "Non si può tornare al voto con questa legge elettorale. E questa deve essere nostra bussola. Prima di tornare al voto – ha detto Epifani dando ossigeno a Letta – bisognerà fare di tutto per cambiare legge elettorale". Decadenza - Nonostante la volontà di Letta ed Epifani, sul piano politico restano alcuni problemi che la maggioranza dovrà affrontare nei prossimi giorni. Su tutti c'è il nodo decadenza del Cavaliere che incomincerà il suo iter parlamentare lunedì 9 settembre in Giunta per le elezioni. A complicare lo scenario, poi, c'è il ricorso presentato alla Corte europea di Strasburgo dai legali dell'ex premier. Fare appello in Europa, infatti, potrebbe indispettire quei senatori Pd che vorrebbero chiudere subito l'esperienza delle larghe intese. All'orizzonte c'è il congresso di novembre ed è quindi lecito aspettarsi sorprese da largo del Nazareno. Ad oggi, Letta è determinato a proseguire, bisogna capire quanto peso politico abbia la sua volontà. 

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