Forza Italia, silurate le colombeEcco chi andrà nella cabina di comando
Non ci saranno epurazioni, ma Alfano sarà degradato come gli altri azzurri filo-governativi
Sono i giorni-chiave del destino politico e giudiziario di Silvio Berlusconi. Sono i giorni decisivi anche per la sua storia personale. C'è la questione della decadenza, la sentenza della Corte d'Appello di Milano che deve "quantificare" l'interdizione dai pubblici uffici, c'è lo spettro di altre inchieste in corso, ci sono gli incontri continui con i falchi e con le colombe, ognuno che dice la sua e in mezzo c'è il Cavaliere. Ci sono i figli, gli amici di sempre, c'è il fedelissimo Gianni Letta e l'amico di una vita Fedele Confalonieri che ieri ha incontrato Napolitano. Silvio ascolta tutti ma l'ultima parola spetta a lui. Su una altro binario però c'è la nuova Forza Italia, il progetto politici di Silvio Berlusconi che ha preso corpo subito dopo il successo alle scorse elezioni e a cui lui e i suoi fedelissimi hanno cominciato a lavorare. Chi sale e chi scende - La nuova sede in Santa Maria in Lucina è pronta, sono stati assegnati gli spazi, gli uffici (sotto la direzione di Daniela Santanchè). Forza Italia 2.0 arriva in un momento di grande scontro all'interno del partito: la spaccatura tra falchi e colombe è sempre più profonda e, secondo il retroscena, tratteggiato dalla Stampa nella nuova Forza Italia nelle posizioni di comando ci saranno proprio loro, i fachi. Dall'esercito bellicoso guidato da Daniela Santanché e Denis Verdini, vengono sollevati molti dubbi sulla sempre più paciosa colomba Gaetano Quagliariello, pure Angelino Alfano viene in qualche modo inserito nella lista dei traditori insieme a Lupi. Una "classificazione" ingiusta perché tutti i ministri seguiranno Berlusconi qualunque sia la sua decisione. La cabina di comando - Stando al retroscena della Stampa verranno non silurati ma degradati, nella nuova Forza Italia. Sia chiaro: a comandare sarà sempre e solo il Cav che ha sempre detto che vuole un "partito leggero" con una struttura totalmente presidenziale senza un segretari. Resterà deluso quindi Alfano, che è stato segretario del Pdl e vorrebbe contuare a fare il segretario anche nel nuovo partito. Un ruolo di spicco lo avranno Verdini e Santanché (anche se le colombe spingono per un suo ridimensionamento). Verdini sarà il braccio operativo delle volontà del Cav, il tesoriere Crimi sarà il braccio finanziario. I due "Renato", Schifani e Brunetta avranno una posizione di rilievo. In caduta libera le quotazioni di Lupi e Cicchitto.