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Berlusconi vuole il voto,ma a frenarlo ci sono 10 traditori

Silvio Berlusconi

Ignazio Stagno
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"Devo stanare i traditori". Il Cav è fuorioso. Si respira aria tensione tra palazzo Chigi e Arcore. Le colombe hanno fallito e Berlusconi vuole vederci chiaro. La crisi è a un passo, ma il Cavaliere potrebbe tirare il freno a mano proprio per evitare amare sorprese e scoprire che chi lo sosteneva ieri lo tradisce oggi.  "Mi prendono in giro" - Secondo alcune indiscrezioni raccontate da Repubblica, Berlusconi avrebbe detto ai suoi fedelissimi: "Le colombe non hanno ottenuto niente, mi stanno solo prendendo in giro. Mi parlano di Giunta, Corte Costituzionale, di grazia. Figuriamoci...!". Insomma il Cav non si fida più delle colombe. Addirittura due ministri del governo Letta li considera già dalla parte del nemico. Poi c'è il capitolo senatori. Lì a palazzo Madama la partita è dura. Rischio traditori - Bastano 10 traditori per far saltare tutto e dare il via ad un Letta Bis, il peggiore degli scenari per il Cav. Così torna la paura. Mettere il governo in crisi potrebbe essere un effetto boomerang. Il Cav potrebbe trovarsi fuori dai giochi e impantanato all'opposizione con un altro governo Letta. Un rischio troppo alto. Così torna in campo la prudenza. Ma i falchi spingono per il voto. Agusto Minzolini sottolinea: "Un sondaggio Ghisleri ci dice che metà degli italiani vogliono tornare alle urne. Il Cav deve stare attento. C'è chi vuole farlo fuori subito, ma c'è anche chi lo vuole accompagnare lentamente alla porta. Quelli sono i nemici più pericolosi". Ora Silvio deve decidere ancora una volta se scegliere la linea delle colombe o quella dei falchi. Ma di sicuro il Cav adesso non si fida di nessuno. (I.S.)

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