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Grillo alla resa dei conti:"Via tutti gli Scilipoti"e Morra prepara le espulsioni

Beppe Grillo visto da Benny

Ignazio Stagno
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Il Movimento Cinque Stelle è all'atto finale. La pax apparente dell'estate è stata subito interrotta dal richiamo alle urne del leader Cinque Stelle. La scissione è ancora dietro l'angolo. Il M5S è spaccato in due. Da un lato i falchi vogliono seguire la linea di Beppe e andare al voto, dall'altro le colombe che parlano anche di un appoggio al Pd nel caso di un Letta-Bis. A scoperchiare il vaso di Pandora è stato il senatore Louis Orellana che ha parlato apertamente di un cambio di rotta dalla linea di Grillo. Apriti cielo. E' scattata la faida interna. Fuoco su Orellana - Sul blog di Beppe si apre il fuoco su Orellana. L'accusa: "Sei come Scilipoti". "Ma davvero Orellana vuol fare lo ScilipotI? Ho votato M5S (e, fino a ora, sono molto soddisfatto del voto dato a un movimento di vera opposizione, cosa che mancava da almeno 20 anni), cioè ho dato il mio voto al MoVimento che si è impegnato a non fare alleanze con questi partiti. Non voglio che senatori eletti nel M5S mi facciano rientrare dalla finestra un partito (il Pd) cui ho sbattuto la porta in faccia, con ottime ragioni. Inutile aggiungere che in caso di convergenza col Pd il mio voto al M5S sarebbe perso per sempre!", scrive Alessandro sul blog... e Grillo rilancia prontamente su twitter. Espulsioni - La spaccatura appare ormai insanabile se non attraverso una `retromarcia' da parte di uno dei contendenti. "È emerso un grande astio qui dentro, anche se nessuno ha il coraggio di ammetterlo. Sembra già che siamo divisi in due gruppi, forse tre", sintetizza con rassegnazione il senatore Maurizio Romani. E Beppe prepara ancora un altro giro di epurazioni. Sono pronte le black list. Il capogruppo Nicola Morra è pronto: "Dico solo che siamo in guerra. E chi non è all'altezza verrà selezionato naturalmente"...con le espulsioni. (I.S.)    

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